La scuola “Birago” acquista 350 vaccini per l’Unicef

184
La scuola “Birago” acquista 350 vaccini per l’Unicef - Trasimenonline

Trecentocinquanta vaccini (tanti quasi sono gli alunni di Passignano) acquistati attraverso l’Unicef e i suoi programmi di assistenza sanitaria nei paesi in via di sviluppo. E’ la lodevole iniziativa messa in atto dal nuovo Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Passignano che, nelle due giornate di celebrazioni della Convenzione per i diritti dell’infanzia, ha voluto accanto a sé l’Unicef per riflettere “su quanto di buono viene fatto per migliorare la condizione dell’infanzia in tutti gli angoli del pianeta, ma anche per denunciare le situazioni in cui i diritti dei bambini e dei ragazzi vengono ancora ignorati”.

Martedì scorso, nell’aula magna dell’Istituto Birago, gli studenti delle seconde e terze medie hanno dato vita ad una mattinata di confronto e dibattito alla presenza tra gli altri del sindaco Sandro Pasquali e della presidente di Unicef Umbria Iva Catarinelli che ha consegnato ai ragazzi il “passaporto per il mondo dei diritti”.

“I diritti non hanno tempo – ha sostenuto nel suo saluto di benvenuto il dirigente scolastico Giuseppe Costanzo -; i bambini che già in fase embrionale sono cittadini devono conoscere i propri diritti per poi pretenderli”. “Diffidate – gli ha fatto eco il sindaco – da chi antepone il privilegio al diritto. Quello che si fa deve essere fatto per tutti e non deve essere riferito al singolo. Noi siamo più forti del passato – ha poi aggiunto Pasquali – ma bisogna ancora lottare perché nel resto del mondo questi diritti siano riconosciuti”.

Al dibattito è intervenuta anche la psicologa Eva Ismaili: “Ascoltare, decidere e agire dovrebbero essere le tre colonne fondamentali su cui instaurare qualsiasi tipo di iniziativa a favore dei giovani – ha dichiarato l’esperta – in modo che possano guardarsi allo specchio e vedere l’immagine di ciò che sono e non di ciò che sarebbero potuti diventare”. Che il cammino per l’affermazione dei diritti dell’infanzia anche in un paese “sviluppato” come l’Italia sia ancora da completare lo ha ricordato la rappresentante Unicef Catarinelli. “Le povertà in Italia stanno aumentando – ha denunciato – e di conseguenza aumentano le discriminazioni. Nel nostro paese è ancora troppo alto il livello di dispersione scolastica; c’è discrepanza tra i diversi ordini scolastici e tra la scuola e le richieste del mondo del lavoro”. Da qui l’appello ai giovani interlocutori “ad essere attori primi dei propri diritti in tutti i momenti della vita”.

Il legame tra l’Istituto Birago e l’Unicef è già forte ed è destinato a crescere. Intanto come detto, secondo quanto riferito dall’assessore del CCRR Alice Carlani, si è provveduto ad acquistare un contingente di 350 vaccini attraverso proprio il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Del resto l’Unicef è il principale fornitore di vaccini al mondo e sostiene programmi di vaccinazione in circa cento diversi paesi. La quantità dei vaccini acquistati corrisponde esattamente al numero degli alunni di Passignano tra Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.

All’incontro a scuola ha preso parte anche l’Avis attraverso i volontari della locale sezione Sara Tintori e Stefano Baldoncini.