Gianluca Tassi presenta la prossima impresa in Africa

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Gianluca Tassi presenta la prossima impresa in Africa - Trasimenonline

Il pilota disabile Gianluca Tassi – anche presidente del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) umbro – si rimette in gioco e prenderà parte all’Africa Eco Race, il rally raid in programma in Africa dal 5 al 19 gennaio 2020. Lo farà a bordo di una Yamaha YXZ 1000RR e sarà accompagnato in questa avventura dal navigatore Angelo Montico, dal team manager Alessandro Brufola Casotto, dal meccanico David Giovannetti e dal team Quaddy supporter di Yamaha. Tassi e il suo team hanno spiegato i dettagli della partecipazione alla Eco Race nel corso di un incontro con la stampa, che si è tenuto questa mattina (martedì 17 dicembre) presso la sala Rossa di Palazzo dei Priori a Perugia, al quale hanno preso parte anche l’assessore allo sport Clara Pastorelli, il sindaco di Passignano sul Trasimeno (comune dove ha sede la onlus di Tassi ‘Uno di Noi’) Sandro Pasquali, e il consigliere regionale Eugenio Rondini, oltre alla famiglia e ai supporter del pilota.
Intanto, la Yamaha YXZ 1000RR con cui Tassi affronterà questa ennesima avventura ha fatto bella mostra di sé, per l’intera giornata, in piazza IV Novembre.

“Dopo l’ultima sfida terminata con successo – ha spiegato lo stesso Tassi – abbiamo pensato di fare questa nuova avventura con i vecchi percorsi della Dakar. L’Africa Eco Race, infatti, ricalca le vecchie piste dell’ideatore della Parigi Dakar. L’obiettivo sarà quello di arrivare al termine dell’avventura e poter dire di aver concluso un altro mio grande traguardo: il sogno di tutti i rallisti è di arrivare al podio a Dakar, presso il lago Rosa”. “Come presidente del Cip Umbria, – ha proseguito – credo che iniziative come questa possano essere da stimolo a molti altri ragazzi, anche se io mi sento uno dei tanti che ogni giorno si alzano e affrontano le difficoltà della vita quotidiana. Come Cavaliere del Millennio, intendo portare con me la bandiera della pace del Centro per la pace di Assisi, che sarà esposta in ogni tappa”. La bandiera è stata consegnata in occasione della conferenza dal Presidente del Centro per la Pace, Cav. Francesco Emanuele, con l’invito a portare in quelle zone dell’Africa un messaggio di pace dalla terra di San Francesco.
Gianluca ha quindi ricordato con commozione l’amico Massimo Tesorini (“sarà con me una persona e un amico speciale”), il cui nome sarà apposto con in adesivo sulla macchina della gara, ha ringraziato la famiglia e gli sponsor per il supporto a questa avventura, ma anche alla onlus Uno di noi, da lui creata con l’obiettivo di sensibilizzare al superamento dei limiti che i soggetti disabili sono ancora, troppo spesso, costretti a subire.

A spiegare gli aspetti tecnici della partecipazione all’Africa Eco Race è stato Alessandro Brufola Casotto, giovane team manager di Gianluca, che in un mese e mezzo – tanto è l’intervallo tra la decisione di partecipare e la gara – è riuscito a costruire un team di giovani, preparato e motivato. “Si tratta di una competizione molto complicata, in cui, peraltro, non sono previste categorie per disabili, ma Gianluca gareggerà alla pari con i piloti normodotati. L’iniziale intenzione di partecipare con un mezzo elettrico, a causa delle eccessive difficoltà tecniche, per il momento è stato rinviato e abbiamo deciso di utilizzare un performante quad Syde by Syde 4×4 biposto, appositamente adattato alla guida con comandi manuali e completamente aperto, il che se da un lato rende la guida più divertente, comporta una più complessa gestione dello stress della gara da parte del pilota”.

Dopo il via a Monaco, il team si imbarcherà da Savona alla volta di Tangeri, in Marocco e da qui in Mauritania e in Senegal, percorrendo 5 tappe in Marocco, 6 in Mauritania e 1 in Senegal, per complessivi 6.500 km. “La prima parte, in Marocco, – ha spiegato ancora Brufola Casotto – è quella più complicata perché letteralmente spacca la macchina. Qui è fondamentale la strategia. In Mauritania la gara attraverserà il deserto, sarà la parte dove si dovrà fare più attenzione perché se si fa un errore si torna a casa. La gara si terrà dal 5 al 19 gennaio, il 21 dovremmo essere di nuovo in Italia”.
A supportare Tassi, nel corso della conferenza, sono stati anche il consigliere regionale Eugenio Rondini, che ha sottolineato come “Gianluca sia in grado di abbattere le barriere, fisiche ma soprattutto mentali, esempio di tenacia e di forza di volontà.” e il Sindaco di Passignano, Sandro Pasquali, per il quale “Gianluca rappresenta un esempio per la sua capacità di saper guardare al futuro, sempre con rinnovata passione e semplicità. Grazie a lui – ha detto, con riferimento a Perugia e il Trasimeno – i nostri territori sono uniti in questo invito a superare i limiti.”

Dal canto suo, anche l’assessore allo Sport del Comune di Perugia, Clara Pastorelli, ha tenuto a sottolineare il grande coinvolgimento che Gianluca Tassi, con la sua passione e la sua professionalità, riesce a creare tra istituzioni, associazioni, il mondo sportivo e quello artistico (alcune opere realizzate appositamente dall’artista Leonardo Orsini Federici saranno in vendita per finanziare parte dei costi ancora non coperti), sapendo valorizzare i giovani talenti. “Grazie per la goccia che sei”, ha detto Pastorelli, rivolta al pilota. “L’amministrazione comunale – ha proseguito – sarà sempre aperta e pronta a fare da sprono e a supportare chi, come te, si mette in gioco per gli altri”.

Gianluca non è nuovo a queste esperienze. Prima del suo incidente, avvenuto nel 2003 e nel quale ha perso l’uso degli arti inferiori, aveva vinto in sella alla sua moto 16 titoli nazionali ed uno europeo. Dopo, non potendo più salire sulle due ruote, ha deciso di passare a guidare le quattro partecipando a vari rally tra cui l’edizione 2017 della Dakar, la gara off road più difficile al mondo. Gianluca vi ha preso parte in veste di primo italiano pilota disabile a compiere questa impresa e lo ha fatto non solo concludendola ma conquistando un onorevole 41esimo posto nella categoria auto (erano partiti in 79 e sono arrivati in 59) e giungendo primo della classe T2. Dopo questo risultato ha deciso di tentare una nuova avventura alzando l’asticella dei suoi obiettivi.