Con l’obiettivo di recuperare il costruito ed evitare ulteriore consumo di suolo il Comune di Magione ha eliminato 18mila metri cubi di edificabilità dal piano regolatore. Il consiglio comunale ha infatti approvato alcune varianti al PRG che, pur accogliendo legittime correzioni di privati, portano complessivamente a una riduzione di 6mila metri quadrati di superficie utile coperta, equivalente a 18mila metri cubi in diverse frazioni.
La decisione prende le mosse da un problema che vive anche Magione: l’eccesso di invenduto e di aree edificabili. “In tutta Italia – commenta il sindaco Giacomo Chiodini – complice il decremento della popolazione e la speculazione edilizia di qualche anno fa, vi è un eccesso di invenduto e di aree edificabili. Anche il nostro territorio ha questi problemi, proseguiremo in questo senso anche in futuro”.
Come spiega Chiodini il meccanismo che consente di rimuovere la cubatura ruota attorno al concetto di riduzione volontaria da parte dei privati. Famiglie e aziende proprietarie, in sostanza, avanzano domande di riduzione che – qualora accettabili – possono essere accolte dal Comune che s’impegna periodicamente a unire le riduzioni in una singola variante composta da più varianti.
“È sempre più ragionevole – aggiunge il sindaco – togliere le edificabilità ancora non perfezionate dalle zone sottoposte a vincolo, una scelta di sostenibilità ambientale e tutela paesaggistica che accompagna una ormai non più rinviabile armonizzazione urbanistica rispetto alla fine dell’edilizia di tradizione espansiva e alla recessione demografica”.
Infine Chiodini ringrazia l’assessore all’urbanistica Vanni Ruggeri che ha ripreso il lavoro avviato dal suo predecessore Sauro Montanelli e l’ufficio tecnico nel suo complesso e in particolare al responsabile Gianfranco Tancetti.