C’è molta amarezza per la decisione comunicata durante un incontro chiesto alla dirigenza di Unicredit dal sindaco Giacomo Chiodini. I numeri della filiale di San Feliciano non sono sufficienti a consentire il mantenimento dell’apertura della sede bancaria nella località lacustre. A comunicarlo è stato lo stesso direttore della sede centrale di Perugia, Marzio Giogli, in occasione dell’incontro richiesto dal sindaco di Magione Giacomo Chiodini proprio per capire se esistessero i margini per continuare a tenere aperta una sede la cui chiusura va a penalizzare residenti e turisti.
Al primo cittadino, accompagnato dal presidente del consiglio comunale residente a San Feliciano Daniele Raspati, è stata confermata la chiusura della filiale decisa nell’ambito di una riorganizzazione generale che sta interessando tutte le sedi d’Italia. Secondo quanto reso noto dal direttore, anche la prevalenza dei clienti della sede lacustre ha scelto l’home banking: circa 700 correntisti ogni mille, con pochi accessi allo sportello dato che le operazioni vengono fatte prevalentemente via internet.
Resterà invece attivo, visto che la sede è di proprietà di Unicredit, uno sportello bancomat esterno per i prelievi. Inoltre, verrà implementato il servizio nella sede UniCredit di Magione centro con un bancomat multifunzione, adatto a prelievi e depositi, in funzione 24 ore su 24.
“I numeri non possono diventare l’unico elemento per valutare la necessità di un servizio – commenta Daniele Raspati – qui abbiamo persone che hanno difficoltà a spostarsi, un grande numero di turisti nel periodo estivo e non possiamo avere come risposta uno sportello bancomat che forse, ipotizziamo, resterà fino a quando non verrà decisa la vendita dell’immobile. Valuteremo la possibilità di organizzare una riunione con tutta la cittadinanza per decidere insieme se portare avanti azioni più incisive al riguardo”.