Transenne e appelli hanno alla fine permesso di avere un flusso più regolare alle Poste di Magione. La Polizia municipale e gli operai del Comune sono intervenuti nella mattinata di ieri creando un percorso transennato, a seguito del notevole assembramento di persone davanti all’ufficio postale per il ritiro della pensione. Situazione tale da non garantire la distanza di sicurezza prevista dalle disposizioni in materia di contenimento dell’infezione da coronavirus.
I vigili stanno monitorando la situazione. Le pensioni di marzo rimangono tuttavia pagabili per 60 giorni e quindi si può andare anche dopo le date previste e comunque fino al 31 maggio.
Intanto venerdì mattina è giunta la risposta negativa ad alcune delle richieste fatte dal sindaco Giacomo Chiodini a Poste italiane. Il primo cittadino chiedeva un prolungamento dell’orario e la riapertura degli sportelli periferici per evitare lunghe file. Gli uffici postali hanno infatti ridotto notevolmente i servizi: lo sportello di Magione capoluogo è aperto dalle 8.20 alle 13.30 mentre il primo di aprile verrà aperto anche quello di Sant’Arcangelo.
Da giorni inoltre non funziona lo sportello automatico di Magione capoluogo ed è difficile per Poste italiane provvedere in questo periodo a riparazioni tempestive perché la ditta deve venire da fuori regione. Sono tuttavia funzionanti gli sportelli Postamat di San Feliciano e di Agello.