“In questo giorno santo, non possiamo non volgere lo sguardo sull’umanità sofferente”: lo ha sottolineato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nella sua omelia per la messa di Pasqua. Nella cattedrale di Perugia, città della quale è vescovo, vuota. “Lo sconvolgimento che si sta producendo dinanzi ai nostri occhi – ha sottolineato Bassetti – ci invita ad una profonda riflessione, a guardare alla nostra pochezza e confidare di più nel Signore, come ci ha invitato a fare il Papa”.
“In Dio vi è sempre pienezza di vita, con lui si risorge ogni giorno, da ogni prova” ha detto ancora il presidente della Cei. “La lontananza fisica – ha esortato il cardinale Bassetti – non sia un ostacolo per la nostra celebrazione, che deve essere sempre una lode di comunione e di condivisione. Giunga la gioia del Signore risorto nelle vostre case, dove vi trovate in famiglia o in solitudine; giunga la forza dello Spirito in quanti operano in aiuto dei fratelli ammalati o sofferenti. Risplenda per i nostri defunti la luce del Signore risorto”.
“Stentiamo a credere che oggi sia Pasqua – ha affermato il presidente della Cei nella sua omelia -, mentre siamo costretti in casa, con gli ospedali pieni di malati e con l’ombra della morte che, purtroppo, vaga anche intono a noi. Eppure, in questo dramma che non sembra aver fine, osiamo pronunciare il grido profondo e gioioso della nostra fede: ‘Il Signore è risorto!'”.