Il coronavirus non ferma l’Unione dei Comuni del Trasimeno: approvato il Bilancio di previsione

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L’emergenza coronavirus cambia anche le abitudini della politica, ma non ferma la macchina amministrativa. È stato infatti approvato in videoconferenza il Bilancio di previsione dell’Unione dei Comuni del Trasimeno. Un Bilancio quasi esclusivamente derivato da trasferimenti di altri enti e che per questo, fa notare il sindaco delegato Riccardo Bardelli, “dovrebbe risentire in maniera più contenuta degli effetti negativi dovuti al Covid-19. Ciò non significa che non si debbano attentamente monitorare tutte le voci, in particolare quelle legate all’erogazione di servizi sociali che probabilmente rappresenterà la funzione con maggiori esigenze”.

Se il 2019 è stato segnato dall’acquisizione delle competenze sul demanio lacuale, nel 2020 è previsto l’avvio dei cantieri dell’Intervento territoriale integrato (Iti) con fondi comunitari della Regione Umbria, a cui è stato chiesto di continuare a credere in questo progetto. “Il 2019 – ricorda Bardelli – ha visto la positiva e inedita introduzione da luglio del settore Demanio e darsene dalla Provincia di Perugia. Per assicurare la manutenzione ordinaria sulle pertinenze del lago (pontili, darsene, sponde, moli e attracchi) sono necessari circa 2 milioni di euro all’anno. E su questo l’Unione è ancora in attesa del trasferimento finale delle risorse del Ministero dell’Ambiente per i dragaggi che a sua volta è in attesa del parere della Corte dei Conti. Certamente rimangono sul tavolo i temi delle regole e quello dei finanziamenti”.

Il settore del turismo fa registrare risultati positivi: in particolare l’esperienza dell’Albero di Natale di Castiglione del Lago è stata un grande successo, sul quale l’Ente vuole continuare a investire cercando di coinvolgere anche gli altri Comuni. Rispetto agli interventi legati alla nuova delega Demanio, da segnalare in maniera particolare i lavori su alcune pertinenze presenti lungo la fascia demaniale del Trasimeno (darsena di Panicarola, antico molo di Sant’Arcangelo, palificata di attracco di Isola Maggiore, pontile di Passignano previsto nel 2020) e lo studio strutturale di tutti i pontili del lago per capire quali siano le urgenze.

Il territorio del Trasimeno è caratterizzato non solo dal bacino lacustre, ma anche da tanti centri storici di valore. Per l’Unione dei Comuni è necessaria l’integrazione, anche nei confronti dei territori limitrofi (come l’Alto Orvietano), omogenei sotto molti profili e con i quali già vengono condivisi servizi e progetti. Relativamente alle politiche sociali, l’Unione dei Comuni è già da tempo pronta per avviare formalmente la realizzazione del Piano Sociale di Zona, con il coinvolgimento attivo di tutto il terzo settore sociale, cooperativo e di volontariato.

“Per quanto riguarda la costituzione delle nuove e necessarie aree funzionali dell’Unione – spiega Bardelli – che andranno a rafforzare l’efficienza dell’erogazione dei servizi per i cittadini del Trasimeno, servirà il definitivo salto di qualità e di convinzione da parte di tutti gli enti locali aderenti, con la possibilità di allargare il bacino di cittadini che potranno fruire di servizi integrati e uniformati anche al di là dei confini dell’Unione”.

Intanto nel 2020 i Comuni associati trarranno vantaggi dal progetto di unificazione degli Uffici personale ed informatica, che darà respiro soprattutto alle realtà più piccole. Tra le novità il progetto “Trasimeno Living Lab”, finanziato dall’Unione Europea. Rientrato tra i progetti europei Liverur, consente la sperimentazione di un modello di economia innovativo per le aree rurali, basato sul concetto di economia circolare e rivolto alla filiera agroalimentare e a quella dell’energia rinnovabile.