Riaprono i confini regionali: l’economia del lago spera nei turisti per tornare a respirare

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Come una ventata d’aria fresca. La riapertura dei confini regionali segna l’inizio della Fase 3, quella che dovrebbe aprire le porte a un lento ma fondamentale ritorno alla normalità, dopo mesi di paure legate al coronavirus. Ci sperano soprattutto gli operatori turistici dell’area del Trasimeno, rimasti all’asciutto in questo periodo.

La possibilità di tornare a muoversi liberamente sembra stia dando già i primi frutti, almeno a leggere le dichiarazioni di alcuni proprietari di campeggi, riportate dalla Nazione. Il titolare del camping Kursaal, Bruno Posta, fa un primissimo bilancio del weekend, allungato dalla festa del 2 giugno: “In questi primi giorni dalla riapertura abbiamo avuto solo presenze di umbri, ovviamente, ma dal prossimo fine settimana ci aspettiamo l’arrivo di turisti dal Lazio e dalla Toscana”.

Telefonate per conoscere la situazione del campeggio, la tipologia di sanificazione che viene fatta, le norme di sicurezza da rispettare. Quel che è certo è che non sarà un’estate normale. Il Trasimeno è diventato il regno del turismo proveniente del centro e nord Europa, con gli olandesi che fanno la parte del leone. Ma a detta dello stesso Posta, quest’anno sarà dura: “Del turismo straniero al momento possiamo solo immaginare che i primi arrivi, se tutto andrà bene, saranno dalla metà di luglio. Non credo prima”.

Speranze e paure condivise anche da Lanfranco Pazzaglia, titolare del camping La Badiaccia a Castiglione del Lago. Tante telefonate e richieste dalle regioni limitrofe, Toscana e Marche su tutte, qualche turista umbra, ma è ancora presto per dire come andrà: “I clienti abituali, soprattutto olandesi, hanno mandato diverse disdette, ma a livello del transito europeo ancora non ci sono certezze, aspettiamo quelle. Un po’ di interesse c’è stato ma ancora non c’è un significativo transito di camper, dal prossimo fine settimana speriamo di vederne”.