Se ne è andata all’improvviso sabato scorso creando un grosso vuoto nella piccola comunità di Paciano. TrasiMemo (Banca della memoria del Trasimeno) e l’Amministrazione comunale sono addolorati per la scomparsa di Giuseppina Ascanio, pittrice, insegnante, animatrice del laboratorio di pittura, e altro ancora. “Un dolce pilastro di TrasiMemo – si legge sulle pagine social comunali – che ci ha insegnato con gentilezza a parlare con le immagini; ogni settimana ci hai aiutato a scoprire le nostre emozioni e a sistemarle delicatamente tra i disegni”.
Per quattro anni infatti Giuseppina si è messa a disposizione e ha portato avanti la bella esperienza del laboratorio di disegno, accolta amorevolmente all’interno di Palazzo Baldeschi, dove una volta a settimana si riuniva un gruppo “di militanti del patrimonio” che attraverso lo studio e la sperimentazione hanno coltivato questa modalità espressiva. Durante il laboratorio Giuseppina aiutava con molto garbo e delicatezza le sue corsiste a sviluppare quel senso artistico che a suo giudizio è presente in ciascuno di noi. Lei prediligeva i ritratti, ma attraverso olii e tempere ogni allieva, seguendo le proprie inclinazioni, si dedicava alla riproduzione anche di paesaggi e soggetti astratti.
“Aveva creduto molto nel progetto TrasiMemo – ricorda la responsabile, nonché assessore comunale, Cinzia Marchesini -, collaborando anche all’allestimento e proponendo preziosi consigli”.
Ma Giuseppina ha preso parte attiva a tanti progetti della comunità pacianese, “sempre attenta agli accadimenti del paese, disponibile a condividere le sue preziose competenze e passioni artistiche anche con i giovani e giovanissimi e a suggerire attenzioni per la comunità”, ricorda il il Sindaco Riccardo Bardelli.
Era una attiva componente del coro Stella Splendens e del Gruppo Infioratori, sempre presente in Parrocchia e al Centro Sociale Anziani e negli eventi culturali e ludici che hanno contribuito ad animare il paese, aveva grande attenzione alla biblioteca, alla musica e al teatro e non è mai mancato il suo sostegno affettuoso alle performances del gruppo teatrale Il Futuro e la Memoria e a “TrasiMemo. Incontri con gli autori”.
Era pure figlia d’arte in quanto il padre, Guglielmo, è stato l’apprezzato artista che ha realizzato tra le altre cose gli affreschi per la Chiesa parrocchiale di Paciano e per il Castello di Montalera, anche se ci sono sue opere disseminate in ville e chiese del centro Italia.
Insomma Giuseppina è stata insegnante di arte, pittrice e studiosa, “ma soprattutto è stata una amica – conclude Marchesini – che sapeva incoraggiare, accogliere e valutare con attenzione chi aveva di fronte, sempre libera di portare avanti valori di bontà e rispetto, con i quali era cresciuta, reinterpretandoli personalmente con grande modernità”.