Una tavola rotonda per discutere del tema caldo per eccellenza a Panicale, ossia la riattivazione della cava di calcare di Cerreto. All’incontro organizzato da Italia Nostra ha partecipato il sanatore della Lega Luca Briziarelli, che ormai da tempo si batte per scongiurare la riapertura del sito.
“Le istituzioni – ha esordito Briziarelli – hanno il dovere di assicurare risposte chiare e corrette in tempi brevi tenendo conto di tutti gli aspetti in gioco. Per questo negli ultimi due anni ho seguito con particolare attenzione la vicenda ed oltre ad aver visitato più volte i luoghi ed incontrando i soggetti interessati”.
Il senatore leghista ha poi aggiunto: “La presenza a questo incontro di tutti i soggetti interessati rappresenta un passo importante nella composizione di una vicenda che vede posizioni confliggenti che le istituzioni hanno il dovere di comporre contemperando i legittimi interessi della proprietà con le innegabili pesanti conseguenze che la ripresa dell’attività comporterebbe per una pluralità di soggetti. Unico neo l’assenza dell’Amministrazione comunale”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche l’architetto Luigi Fresoia, Francesca Caproni Direttore del Gal Trasimeno Orvietano che ha indicato una via alternativa al recupero e al riambientamento del sito che, anche sfruttando i contributi europei, permetterebbe all’azienda di operare pur tutelando i legittimi interessi della comunità e degli operatori turistici ed agricoli.
“Concordo con l’assessore regionale Roberto Morroni, nel caso delle attività di cava – ha concluso Briziarelli – si devono valutare innegabili e rilevanti impatti che ricadono su un territorio di particolare pregio, naturalistico e ambientale, ma che nel tempo ha assunto anche un rilievo economico per le numerose attività agricole e turistiche presenti”.