Complice il lockdown che ha favorito la riscoperta dei legami locali, a Frattavecchia, piccola frazione di Castiglione del Lago, ha ripreso quota l’antica tradizione del gioco delle bocce. Tanto che, nell’ultimo weekend ferragostano, è andata in scena la tre giorni dell’Accademia delle bocce”, appellativo goliardico assegnato alla bocciofila locale. Tra goliardia, tradizione e tanta voglia di divertirsi nella piccola località castiglionese si sono svolte gare di bocce e momenti di convivialità, tutto nel pieno rispetto delle normative anti-covid.
“A Frattavecchia – riferisce Mario Felicioni, tra i promotori dell’evento – le bocce sono da sempre una cosa “seria”, ultimamente, forse anche a causa del lockdown, ha ripreso piena attività l’Accademia, nel parco Il Sodo, tutte le domeniche pomeriggio e la sera dopo cena, grazie ad un ingegnoso sistema di illuminazione”.
Tecnicamente si gioca “a bocce alla libera”, una variante molto più impegnativa e allo stesso tempo divertente del classico gioco delle bocce, poiché il giocatore deve tenere conto di tutte le variabili del terreno, deve essere scaltro e intelligente nello sfruttare tutte possibilità che offre il gioco.
“A Frattavecchia – prosegue Felicioni – tutti, grandi e piccini, uomini e donne giocano a bocce, molti vengono anche da altre frazioni per iscriversi all’Accademia che quest’anno ha anche una nuova divisa sociale, consegnata ai membri in questa manifestazione. Tutte le persone che amano il gioco delle bocce possono avvicinarsi a questa pratica sotto la guida esperta di Ettore Mearini, simpaticamente chiamato il “magnifico rettore dell’accademia delle bocce di Frattavecchia”. Sarà lui ad insegnare l’arte delle bocce, in tutte le diverse varianti: pallo, mezzopallo, striscio, accosto, menata e tanto altro”.
Nell’era di internet e realtà virtuale, in questo piccolo borgo di Castiglione del lago si rinnova una tradizione secolare che sa tanto di socialità, fratellanza, divertimento all’aria aperta e sano esercizio fisico.