“La Commissione Ambiente del Senato affronti il problema dell’emergenza ambientale del Trasimeno”. Sono queste le parole del Senatore della Lega Luca Briziarelli che spiega come nella giornata odierna abbia “richiesto ufficialmente con urgenza l’apertura di un affare assegnato per la drammatica crisi ambientale che sta interessando il bacino umbro, giunto ad oggi a – 106 cm sul livello idrometrico e prossimo ad arrivare a -120 secondo le previsioni”.
Il Senatore, dopo aver sollevato il tema in Ufficio di Presidenza, ha scritto alla presidente della XIII Commissione, la Senatrice Vilma Moronese mettendo nero su bianco che “il bacino umbro è interessato da anni da un processo di interrimento e accumulo di materiale organico sul fondale e sulle sponde, aggravato, a partire dal 2006, dall’interruzione dei dragaggi a seguito delle regole introdotte dal “Testo Unico Ambientale”. Il problema, che ho posto ufficialmente più volte in tutte le sedi istituzionali, anche attraverso la presentazione di specifici emendamenti, sempre bocciati, è prossimo ad un punto di non ritorno, con danni inimmaginabili sul piano ambientale, sociale ed economico per un intero comprensorio, per la regione dell’Umbria e più in generale a livello nazionale, tenuto conto dell’importanza e dell’unicità del Trasimeno per le sue caratteristiche intrinseche”.
La richiesta è volta, da un lato, ad affrontare le necessarie modifiche alla normativa vigente, in particolare in materia di dragaggi e gestione del materiale organico e dei fanghi presenti sui fondali e sulle sponde, così da arrivare ad una modifica nel primo provvedimento utile e, dall’altro, a individuare specifici interventi da parte del Parlamento e del Governo volti a risolvere in maniera strutturale il problema del livello del lago “A tutt’oggi – continua nella missiva il Senatore leghista – senza risposta nonostante sia da decenni al centro del dibattito politico in sede locale e regionale e veda la volontà unanime delle istituzioni, delle comunità locali, delle forze politiche, sociali ed economiche di individuare soluzioni concrete. L’entità del problema è tale da poter trovare soluzione solo a livello nazionale, così come già accaduto nei primi anni duemila per quanto concerne il completamento del sistema di depurazione dell’intero territorio che consentì di eliminare gli scarichi diretti nelle acque del Trasimeno”.