Trafomec: nasce una nuova società che ingloberà il sito di Tavernelle, alla guida Giancarlo Elia Valori

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Si apre una nuova fase nella vertenza Trafomec. Dopo l’incontro di ieri a Roma tra sindacati e la proprietà cinese della multinazionale Trafomec Shangai, stamattina presso lo stabilimento di Tavernelle si è svolta l’assemblea sindacale di Fiom Cgil, Fim Cisl e Rsu con i lavoratori della fabbrica metalmeccanica, circa 100. Al centro della discussione è stato l’incontro di ieri a Roma, ottenuto dopo le tante iniziative di mobilitazione messe in campo dai lavoratori, e al quale ha preso parte il presidente della società, Xiangxiong Cao.

Nel corso dell’incontro è stata comunicata ai sindacati la notizia della costituzione di una nuova società controllata, di diritto italiano, dal nome Trafomec Europe Tecnologies Srl, che sarà presieduta da Giancarlo Elia Valori, noto dirigente industriale già alla guida, tra le altre cose, di Autostrade per l’Italia. All’interno di questa nuova società confluirà anche il ramo d’azienda che include il sito di Tavernelle.

“Prima di tutto sindacati e lavoratori intendono verificare e misurare la serietà e la solidità di questo percorso attraverso due richieste specifiche – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Rsu – quella di sanare subito tutte le pendenze in essere con i lavoratori (salario, fondi pensione, istituti contrattuali, etc.) e quella della garanzia di un piano industriale, che contenga investimenti in termini di sicurezza, formazione e organizzazione del lavoro”. Richieste – spiegano i sindacati – già avanzate nell’incontro romano di ieri e condivise oggi dalla totalità dei lavoratori in assemblea a Tavernelle.

È già stato fissato un nuovo incontro a Roma per i primi giorni di novembre nel quale i sindacati si aspettano di entrare nel merito di questo nuovo corso per Trafomec. Intanto, l’assemblea di oggi è stata anche occasione per confrontarsi con i lavoratori in merito allo sciopero nazionale unitario in programma il 5 novembre per chiedere il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici dopo la rottura voluta da Federmeccanica.