Covid: avviato il comitato di lavoro Anci e Confcommercio Umbria

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Definire un percorso condiviso fra Anci Umbria e Confcommercio Umbria per supportare ulteriormente le imprese locali, attraverso l’istituzione di un Comitato tecnico: è quanto è stato concordato, nel corso di un confronto richiesto da Confcommercio Umbria ad Anci Umbria. Hanno preso parte alla videoconferenza – riferisce una nota – il presidente di Anci Umbria facente funzione, Michele Toniaccini, il coordinatore dei Piccoli Comuni dell’Umbria, Federico Gori, il sindaco di Monte Santa Maria Tiberina, Letizia Michelini, membro dell’Ufficio di presidenza insieme al sindaco di Spello Moreno Landrini; con loro, il presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni, altri rappresentanti dell’associazione e l’assessore al Comune di Perugia, Clara Pastorelli.

L’incontro si è concluso con il comune accordo di “istituire un Comitato di lavoro per l’emergenza composto da una rappresentanza di Anci Umbria e di Confcommercio Umbria per definire progettualità e misure utili nell’immediato, ma con la prospettiva che possa continuare a operare anche successivamente, per concordare insieme lo sviluppo futuro dei territori e delle imprese”. Oltre che con “la volontà di confrontarsi anche con la Regione dell’Umbria per verificare eventuali disponibilità di risorse cui i Comuni potrebbero attingere subito per ridefinire tasse e tariffe del settore commercio”. Il presidente Toniaccini ha inquadrato la richiesta di Confcommercio in un “contesto economico e sociale fortemente compromesso non solo a livello locale, ma mondiale”. Ha ricordato che “molti Comuni, già nella prima fase della pandemia avevano provveduto a emanare disposizioni idonee a sostenere le imprese, sospendendo o riducendo tasse e tariffe”.

“Siamo ancora nel pieno di una pandemia mondiale – ha commentato il presidente – e tutte le situazioni e le decisioni hanno carattere straordinario. I Comuni hanno fatto e continueranno a fare ciò che è nelle loro possibilità, tenuto conto anche che l’Umbria è composta per il 70 per cento da piccoli e piccolissimi Comuni con scarsa manovra di bilancio. Per questo, serve il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali e di risorse straordinarie”. Da parte sua, il presidente Mencaroni ha detto: “Registriamo con favore la disponibilità di Anci Umbria e dei Comuni presenti all’incontro ad aprire un confronto sui tempi e l’entità dei tributi locali, salvo un confronto con Regione e governo per mettere il sistema in condizione di alleggerire la pressione fiscale sulle imprese, oggi impossibilitate a far fronte alle scadenze fiscali locali. Importante sfruttare gli attuali limiti concessi dalla normativa per ottenere ogni rateizzazione possibile, ma anche chiedere la possibilità di averne di ulteriori”.

“Il rischio concreto – ha aggiunto Mencaroni – è quello di una perdita secca di un cospicuo stock di imprese e di occupazione, che come è evidente porterebbe con sé una grave destabilizzazione e addirittura rischi per la stessa tenuta sociale. Sono certo che il Comitato tecnico riuscirà a trovare risposte adeguate alle esigenze delle imprese e dei Comuni dell’Umbria, lavorando in sinergia anche con la Regione, perché il pressing sul governo per ottenere i ristori di cui le imprese e i territori hanno bisogno porti i risultati attesi”. Il coordinatore Gori ha sottolineato quanto “le imprese stiano a cuore non solo all’associazione di appartenenza, ma anche ai sindaci”. “Ogni azienda è anche la nostra azienda – ha detto – e abbiamo sempre riconosciuto il ruolo di servizio che svolgono in un territorio, ancor più se di piccole dimensioni. Se ci saranno le condizioni e soprattutto le risorse nazionali o regionali per poter andare, più di quanto non abbiamo già fatto, incontro ai commercianti, saremo i primi a farlo”. Anche i sindaci Michelini e Landrini si sono detti disponibili a intraprendere un percorso comune