Vaccino Covid: da oggi via alle candidature degli operatori sanitari

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“Da oggi, 16 dicembre, medici, infermieri e assistenti sanitari che vogliono contribuire all’attuazione del piano di somministrazione dei vaccini anti Sars-Cov-2, potranno inviare la loro candidatura per via telematica”. Lo annuncia l’ufficio del commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri. “E’ attivo il portale per iscriversi all’elenco di laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio della professione medica e iscritti agli albi professionali, nonché di infermieri e assistenti sanitari iscritti ai rispettivi albi professionali: https://personalevaccini.invitalia.it/”.
“L’avviso è rivolto a cittadini italiani, Ue ed extra Ue – prosegue il comunicato -. Potranno aderire anche i medici in pensione. I contratti avranno una durata massima di nove mesi, rinnovabili in caso di necessità”.

“In questo momento la vaccinazione non è obbligatoria, ma noi stiamo lanciando un appello affinché gli operatori sanitari si vaccinino in massa, a partire dai medici di famiglia, lo scrive in una nota il presidente della della Società italiana di Medicina generale (Simg) Claudio Cricelli. Che spiega: “Effettuare il vaccino per noi medici è un obbligo morale: innanzitutto dobbiamo dare il buon esempio a tutta la cittadinanza, anche in vista della fase più difficile, in cui si dovrà convincere tutta la popolazione a vaccinarsi; in secondo luogo, è indispensabile che i medici siano protetti, perché svolgono una funzione indispensabile, infine, un medico protetto è una garanzia anche nei confronti delle altre persone”.

Cricelli sottolinea poi che i medici di Medicina generale “saranno determinanti per il successo della campagna vaccinale informando tutti i loro pazienti, profilando i cittadini da sottoporre a vaccinazione , osservando le reazioni vaccinali nel breve, medio e lungo termine”. Inoltre, dice il presidente Simg riferendosi alla vaccinazione, L’operazione non si limita a una semplice puntura: ogni soggetto dovrà essere esaminato per capire quali siano le sue condizioni e se siano presenti delle controindicazioni; successivamente, dovrà rimanere sotto osservazione nell’immediato per almeno 15-20 minuti; nei giorni seguenti, vi sarà un importante coinvolgimento proprio dei medici di famiglia, che dovranno monitorare i possibili effetti collaterali caratteristici delle vaccinazioni, quali dolori o un po’ di febbre”.