Depurazione d’avanguardia; estensione delle reti fognarie; rafforzamento del sistema con il duplice allaccio acquedottistico alle dighe di Montedoglio e Valfabbrica. Il Trasimeno si ricava un ruolo da protagonista all’interno della programmazione degli interventi d’ambito, approvata nelle scorse settimane dall’assemblea dei sindaci dell’Autorità umbra per i rifiuti e l’idrico (Auri). L’Authority – di cui il sindaco di Magione Chiodini è vicepresidente – ha validato un programma di opere, definite con la concessionaria Umbra Acque, per oltre 14 milioni di euro entro il 2023, con copertura economica già individuata, e per quasi 24 milioni di euro nel quadriennio immediatamente successivo ancora da finanziare. Tra queste anche l’innovativa interconnessione acquedottistica dei comuni del comprensorio con l’invaso di Valfabbrica sul Chiascio e con quello di Montedoglio, attualmente utilizzata solo per l’irrigazione.
“Parte degli interventi – sottolinea Giacomo Chiodini – sono già ora finanziati, mentre per realizzare l’acquedotto a duplice approvvigionamento, da Montedoglio e da Valfabbrica, servirà l’impegno di tutti. Si tratta di una pianificazione a medio periodo che esalta il ruolo ambientale, demografico e economico del lago affidandolo ad un pacchetto di investimenti, orientati su scelte di efficienza e sostenibilità, anche per prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici. In particolare – spiega Chiodini – va evidenziato il valore, se vogliamo storico, dell’allaccio idraulico alla diga di Valfabbrica. Un elemento di assoluta novità riguardante per ora esclusivamente le esigenze di acqua potabile. Ma nel tempo, questa progettazione, potrebbe fungere da apripista verso un vero e proprio innesto utile ad ampliare il bacino idraulico del lago per attenuare le periodiche variazioni di livello del Trasimeno. La concessionaria del servizio Umbra Acque – conclude il sindaco – ha dimostrato una notevole capacità programmatoria. Un lavoro per il quale vanno ringraziati i tecnici della società, nonché i consigli di amministrazione dell’azienda, sia il vecchio che il nuovo, e in particolare l’amministratrice delegata Tiziana Buonfiglio presente in entrambi i mandati”.
La diga di Montedoglio e il nuovo potabilizzatore di Tuoro Tra gli interventi di rilievo si segnala il nuovo potabilizzatore – attualmente in corso di realizzazione – a Borghetto di Tuoro che permetterà il trattamento dell’acqua in arrivo dall’invaso di Montedoglio per convogliarla sul sistema acquedottistico di Tuoro e Passignano. Un meccanismo che garantirà fin da subito una portata di 50 litri al secondo in grado di mettere in sicurezza queste realtà dai rischi derivanti dai periodi siccitosi e da possibili disservizi. L’intervento, che finirà entro il 2022, è finanziato con fondi del Ministero dell’ambiente in base all’accordo di programma sottoscritto con Regione Umbria ed Auri. Il nuovo potabilizzatore è anche il punto di partenza per un progetto a più lungo termine, per il quale sono stati richiesti finanziamenti pubblici sia dal Piano nazionale degli interventi del settore idrico sia dal Recovery Fund. Si tratta dell’interconnessione del sistema di Montedoglio con gli altri comuni circumlacuali, realizzando il raddoppio del nuovo potabilizzatore di Tuoro e nuovi rami di acquedotto. L’ammontare complessivo dell’opera sarà di circa 23 milioni di euro. Al termine dell’intervento tutti i comuni avranno la possibilità di essere riforniti sia dal sistema Perugino-Trasimeno sia dal sistema di Montedoglio.
Valfabbrica e l’interconnessione con la rete acquedottistica del Trasimeno Un’altra opera strategica, per la quale sono stati richiesti finanziamenti pubblici dalla sezione invasi del Piano nazionale, è la rete di interconnessione acquedottistica tra la diga sul Chiascio e i principali sistemi idrici regionali, tra cui proprio il sistema Perugino-Trasimeno. Un lavoro in grado di offrire maggior disponibilità di risorse idriche nei periodi di carenza, fino a sostituire gradualmente le attuali captazioni idropotabili.
Anello di collettamento del lago, completamento interventi fognari e di depurazione Si tratta dell’ultimazione, con diversi interventi, dell’anello di collettamento del lago per mezzo dell’accorpamento di tutta la depurazione dell’area per un totale di 4 milioni di euro, finanziati tramite l’accordo integrativo per la tutela del Trasimeno sottoscritto tra il Ministero dell’Ambiente, Regione Umbria e Auri. È la naturale prosecuzione di una strategia già avviata negli ultimi anni con ulteriori collettori fognari e l’efficientamento del depuratore di Passignano mediante la realizzazione di vasche di equalizzazione. L’obiettivo è garantire una maggior tutela della risorsa idrica del bacino, eliminando gli scarichi privati e i sistemi di trattamento al momento non adeguati. La conclusione di queste opere è prevista entro il 2024.
Altri interventi di estensione delle reti esistenti Il nuovo Piano prevede la realizzazione di circa 7 milioni di euro di lavori sui territori circumlacuali. Alcuni, ereditati dalla precedente pianificazione 2016-2019 sono in corso di esecuzione, mentre altri sono stati inseriti per esigenze gestionali e normative recenti. Nel comparto idrico sono previsti estensioni delle reti per raggiungere zone non servite e per il potenziamento di quelle esistenti, anche rimpiazzando tratti vetusti o ammalorati. È inoltre pianificata la sostituzione massiva dei contatori delle singole utenze.
Per gli acquedotti si segnalano il potenziamento della distribuzione di Po’ Bandino a partire dal serbatoio Moiano nel comune di Città della Pieve e le estensioni in località Sanguineto nel comune di Tuoro sul Trasimeno.
Nel comparto fognario – oltre al completamento di opere del precedente Piano – gli investimenti inseriti interessano anche criticità degli agglomerati con potenzialità inferiore ai 2mila abitanti equivalenti, tra cui i collettamenti dei versanti di Agello (Vignaia, Vallupina, Montebuono e Mugnano) e il completamento della condotte in località Villa a Magione; di Castiglion Fosco, Oro, Vincenze e Ginestreto a Piegaro; di Maranzano e Moiano a Città della Pieve; di via Piana, via dei Tulipani e Lacaioli, nonché la messa in esercizio del sistema fognario del lago di Chiusi a Castiglione del Lago.
Per la depurazione: il completamento degli impianti di Tavernelle a Panicale e di Montesperello a Magione; l’adeguamento alla “direttiva scarichi” con collettamento dei reflui alla fognatura di Olmini degli impianti di Paciano; l’ampliamento e adeguamento dell’impianto di Moiano per il convogliamento delle reti degli agglomerati di Maranzano e Canale; il revamping della laguna aerata di Ripavecchia e l’adeguamento di quella di Po’ Bandino a Città della Pieve.