Castiglione e Convenzione Faro, la Lega: “Più rischi che opportunità”

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“Desta non poca preoccupazione la scelta di Castiglione del Lago e del sindaco Matteo Burico di ispirarsi nella propria azione amministrativa alla Convenzione di Faro, senza prendere le distanze dai numerosi limiti che si porta dietro ponendo rischi e problemi concreti per l’arte e la nostra identità culturale”. Sono queste le parole del Senatore umbro della Lega, Luca Briziarelli e dei consiglieri comunali Paolo Terrosi e Lorenzo Nardelli. “Nessuno mette in dubbio lo spirito di facciata che la decisione si porta dietro, ma stabilire di ispirarsi a tale Convenzione in maniera acritica significa mettere a rischio quanto di più prezioso abbiamo. Non serve richiamarsi alla Convenzione per promuovere e valorizzare il senso della comunità e diffondere una più ampia comprensione del patrimonio come bene comune. Sono senza dubbio elementi molto importanti che, per altro, potevano essere portati avanti ben prima di oggi ispirandosi alla Costituzione che riconosce un valore e un patrimonio antico di millenni che ha accompagnato nei secoli le nostre comunità fondendosi con esse e rappresentandone una delle essenze più profonde. Evidentemente il Sindaco ignora i rischi insiti nelle disposizioni della Convenzione che rimette all’Europa la possibilità di dirimere diversità di visioni tra comunità che si ispirano a diversi valori”.

“Per fare un esempio – continua Briziarelli – mi preme riportare alla memoria quanto accaduto nel 2016 in occasione dell’arrivo del presidente Hassan Rohani: qualcuno pensò bene di coprire alcune antiche statue di nudi presenti nei Musei Capitolini. Tutto fu fatto per non turbare il presidente di religione islamica. In forza di quanto previsto dalla Convenzione di Faro, qualsiasi minoranza islamica presente in Italia che si senta in qualche modo offesa da un’opera o un’espressione culturale o artistica potrà chiedere di essere tutelata richiedendo l’intervento europeo. Ad esempio, non tollerando che Maometto sia stato posto da Dante nell’Inferno, potrebbe richiedere di mettere al bando la Divina Commedia nelle scuole. Come Lega siamo stati gli unici in parlamento ad opporci sin da subito alla Convenzione, non è ammissibile legittimare o dare qualsivoglia patente di censura a chi trova inconciliabili i nostri valori ed i nostri canoni estetici. La cultura italiana, e umbra in questo caso, è patrimonio dell’umanità e ha sempre veicolato, con i suoi millenari capolavori, messaggi di dialogo e di libertà. Ispirarsi alla Convezione di Faro, come ha fatto il Comune di Castiglione del Lago – conclude il Senatore Briziarelli – significa mettere il sigillo alla svendita del nostro patrimonio artistico e culturale”. “La Lega – dichiarano Terrosi e Nardelli – continuerà a battersi in Consiglio comunale e sul territorio perché l’Amministrazione comunale prenda le distanze da questi aspetti negativi della Convenzione e perché si attivi in tutte le sedi affinché possano essere superati”.