Castiglione del Lago. FDI: “Convenzione di Faro è scelta ideologica”

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“La scelta del Comune di Castiglione del Lago di fare ‘il primo della classe’ nell’applicazione della convenzione di Faro, recentemente ratificata dal Parlamento, o è scelta ideologica contro la cultura italiana o ci dicano di quali monumenti della città si vergognano”. Lo dicono in una nota il deputato umbro di Fratelli d’Italia, Emanuele Prisco e il capogruppo di Comune, Francesca Traica.

“Con la ratifica della Convenzione di Faro da parte del Parlamento italiano – spiegano i due esponenti di FDI – si introduce il principio che limita la fruizione del nostro patrimonio artistico per non offendere altre culture. Il Comune di Castiglione del Lago è il primo in Italia a richiamarla, rafforzato persino dalla costituzione dell’associazione Faro Trasimeno, nata con l’intento di attivare una serie di azioni per promuovere quanto contenuto nell’accordo ed infatti nominata, non è ben chiaro a che titolo e con quale intento, nella mozione presentata dalla maggioranza”.

“Come Fratelli d’Italia – continuano Prisco e Traica – avevamo per primi espresso forti perplessità nella ratifica di questa convenzione, a causa dell’ambiguità dell’art. 4, che introduce il concetto della necessità di porre limitazioni della fruizione del nostro patrimonio artistico per non offendere culture altrui. Il nostro Paese rappresenta una delle più importanti nazioni al mondo in merito a detenzione e conservazione di patrimonio culturale. La nostra identità, ha lasciato una chiara traccia nei secoli attraverso un invidiabile patrimonio artistico e culturale, che adesso rischia di essere oggetto di mediazioni e conciliazioni”.

“L’art. 4 infatti – spiegano ancora – sostiene che “l’esercizio del diritto all’eredità culturale può essere soggetto soltanto a quelle limitazioni che sono necessarie in una società democratica, per la protezione dell’interesse pubblico e degli altrui diritti e libertà” aprendo la strada alla censura di un testo, un dipinto, o una statua che potesse in qualche modo disturbare la sensibilità di qualcuno. Le conseguenze che potrebbero derivarne sono quindi molto negative, sia in linea di principio che sul piano concreto, essendo il nostro Paese il primo al mondo per ricchezza del patrimonio artistico e tra i
primi Paesi dell’Unione Europea per popolazione immigrata. Non è un caso che la maggioranza dei Paesi Europei – Francia Germania Regno Unito in testa, non l’abbiano neppure firmata”.

Quindi le domande, per Fratelli d’Italia, sono: “Il Comune di Castiglione non ha letto la convenzione? E’ mosso da afflato
ideologico ? Oppure si vergogna di qualche monumento della città che affonderebbe qualche cultura o sensibilità ? Per fortuna almeno il centrodestra in Comune si è ricompattato sull’allarme lanciato da Fratelli d’Italia ma purtroppo non è bastato per far cambiare idea alla maggioranza”.