Giorgio Mencaroni è il presidente della nuova Camera di Commercio dell’Umbria

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Si è insediato il consiglio camerale della nuova Camera di commercio dell’Umbria. I componenti sono 33, e la nomina è stata decretata dalla Giunta regionale dell’Umbria, con atto presidenziale sottoscritto il 13 gennaio 2021. Espressione delle associazioni imprenditoriali e di categoria i membri del consiglio rappresentano tutti i settori di attività economica, Agricoltura, Artigianato, Industria, Commercio, Turismo, Trasporti, la Cooperazione. Siedono in consiglio – spiega una nota dell’ente camerale – anche i rappresentanti di altre componenti della società civile: il mondo del credito, le organizzazioni sindacali, le rappresentanze dei consumatori, le libere professioni.

“Quella di oggi è una giornata importante, che segna l’inizio di una nuova esperienza istituzionale, che fonde nella Camera di commercio dell’Umbria le storie di due enti camerali dalla vita secolare: la Camera di commercio di Perugia e la Camera di Commercio di Terni. La Camera di commercio dell’Umbria – ha detto il presidente, Giorgio Mencaroni, nasce con gambe forti. Oggi, la platea a cui ci rivolgiamo ha una consistenza di oltre 90mila imprese: 94.202 le imprese registrate, dato anno 2020, di cui 72.247 in provincia di Perugia e 21.955 in provincia di Terni”. “La fisionomia del tessuto imprenditoriale, solo per delinearne i tratti essenziali -. ha spiegato – è connotata nella forma giuridica da una maggioranza di ditte individuali (51,27%), seguite da Società di Capitale (25,75%), Società di Persone (20,15%) ed altre forme giuridiche”.

“La fiducia che mi è stata accordata dai membri del consiglio – ha detto ancora Giorgio Mencaroni – mi onora, e sono consapevole di assumermi un carico di responsabilità molto pesante. Massimo impegno e trasparenza assoluta, queste saranno le parole d’ordine che ispireranno il mio impegno”. “Siamo consapevoli – ha osservato ancora – che la Camera di commercio umbra sorge in un momento tra i più difficili della nostra storia e che dovremo affrontare fin da subito sfide ardue e di grande complessità. Ma siamo pronti a raccoglierle e superarle. So di poter contare sulle capacità, sulla compattezza, sulla determinazione di un Consiglio camerale di grande spessore. Siamo pronti a metterci subito al lavoro”.

Unioncamere nazionale ha sviluppato alcune proposte di interventi camerali supportati dalle risorse del Recovery Plan. Esse riguardano la transizione al digitale e il green, il rafforzamento dei meccanismi di collaborazione tra imprese, l’imprenditoria femminile e giovanile, l’internazionalizzazione, l’innovazione e il trasferimento tecnologico. Tali proposte intersecano gran parte dei progetti già avviati attraverso l’incremento del 20% del diritto annuale, quelle in corso di definizione a valere sul Fondo perequativo e altre progettualità in fase di avvio, anche in collaborazione con altri enti.

Queste linee di azione costituiscono una priorità per la Camera di commercio dell’Umbria. Verso obiettivi come quelli di: – digitalizzare il sistema imprenditoriale Un fattore reso ancor più strategico nella fase di emergenza sanitaria – rafforzare la struttura finanziaria delle pmi, anche attraverso processi di aggregazione e collaborazione – semplificare gli oneri burocratici a carico delle imprese, indirizzando investimenti nella digitalizzazione dell’ente e dei servizi, oltre che in quella delle imprese. – ripartire dai territori, dalle loro specificità, dalla loro unicità: per l’Umbria vale anche più che per altre regioni. Il turismo è uno dei settori più colpiti, va rilanciata la destinazione “Umbria”, bisogna definire meglio i fattori identitari locali e portare in efficienza i loro prodotti turistici. Infine – conclude la nota – l’internazionalizzazione resta un punto ulteriore su cui fare leva, ora prioritariamente attraverso il digitale, puntando sui canali commerciali online.