Nove edizioni, sessanta destinatari, quattro siti museali. Questi i numeri che fotografano il progetto “I patrimoni museali del Trasimeno per un welfare di comunità” che, dopo un operato di due anni, si avvia a conclusione.
Il percorso dei laboratori artigianali a scopo terapeutico, realizzati con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia nei musei del Trasimeno (TrasiMemo, il Museo del vetro di Piegaro, il Museo della pesca di San Feliciano, il Museo di storia naturale e del territorio Verri di Città della Pieve), giunge a termine questa settimana. L’ultimo laboratorio ad arrivare al traguardo è quello di botanica e cura del verde, presso il Museo pievese.
Tale attività è stata l’ultima a partire poiché ha risentito maggiormente dei vari provvedimenti legati alla situazione emergenziale attuale. Tuttavia, come riferisce la coordinatrice Giulia Balestro di Frontiera Lavoro, ciò non ha dato per vinti i partecipanti che si sono dedicati con cura e impegno alla realizzazione di questo percorso stimolante e imprevedibile. Ma come detto quello di botanica non è l’unico laboratorio attivato nel quadro del grande disegno de “I patrimoni museali del Trasimeno per un welfare di comunità”.
Negli ultimi due anni infatti in tutta l’area del Trasimeno sono state attivate varie realtà artigianali legate ai saperi e alle tradizioni locali: ceramica e tessitura, lavorazione del vetro, cultura della pesca e botanica. Ciascuna sede museale ha ospitato maestri d’arte e allievi permettendo loro di mettersi all’opera attraverso la riscoperta dei mestieri e delle proprie origini, in un’ottica di inclusione sociale e di benessere psicofisico.
Le nove edizioni complessive hanno visto la partecipazione attiva di 35 adulti in carico ai Servizi sanitari e sociali del territorio del Trasimeno. Inoltre, il progetto ha previsto la realizzazione di attività simili dedicate a 25 giovani e giovanissimi che hanno avuto la possibilità di trascorrere alcune settimane nei luoghi della cultura del proprio territorio, in un clima ludico e collaborativo.
“Il punto di forza delle attività proposte – spiega Balestro – si riscontra nel coinvolgimento attivo di una realtà sociale che si mostra presente e accogliente. La trasmissione dei saperi e la riscoperta del fare hanno permesso a tante persone di rimettersi in gioco e di sentirsi parte di una comunità, aldilà delle difficoltà vissute in passato e da affrontare nel presente. Insomma, a partire dalla semplicità delle piccole azioni ci si può prendere cura del proprio benessere e non sentirsi più soli”.
Il progetto “I patrimoni museali del Trasimeno per un welfare di comunità” è stato promosso dalla Cooperativa Frontiera Lavoro, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, di UslUmbria1 e dei Comuni di Città della Pieve, Magione, Paciano e Piegaro.
Da questo anno, l’intera Unione dei Comuni del Trasimeno è stata coinvolta attivamente nelle attività, partecipando alla realizzazione del Festival del Paesaggio, azione conclusiva del progetto che consisterà nella realizzazione di un prodotto video.