“No alla cultura dell’illegalità”. Sarà il messaggio che riecheggerà da Passignano, domani, sabato 20 marzo, in occasione della celebrazione della XXVI Giornata della memoria e dell’impegno.
Nella giornata del ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l’Amministrazione comunale risponde all’appello dell’Associazione Libera che da 26 anni porta avanti con passione e grande senso civico questo un progetto “per restituire dignità alle tante vittime e ai loro familiari che spesso sono ancora alla ricerca di verità e giustizia”.
“Aderiamo – spiega l’Amministrazione comunale – con il coinvolgimento del mondo della scuola e con la partecipazione attiva dei ragazzi del CCRR i quali hanno scelto, tra le tante, la storia che più li ha colpiti ed emozionati. Vite rubate in nome della violenza e dell’odio o peggio ancora senza un vero perché. Immedesimarsi in questi racconti ha permesso loro di capire più a fondo l’ingiustizia subita ed il bisogno di vincere con l’impegno quotidiano e personale l’indifferenza ed il silenzio. “Gli uomini non muoiono finché le loro idee continuano a camminare sulle nostre gambe”. Questa significativa frase ci impegna a trasmettere la memoria e l’esempio di coloro che la mafia e la criminalità hanno combattuto con determinazione e senso del dovere, ma anche di chi da questo male è stato spazzato via senza una colpa. Parlare di ciò vuol dire realizzare una comunità educante che si faccia promotrice di valori ed ideali quali la giustizia, la libertà, la verità”.
Sabato 20 marzo alle ore 16.30 in diretta facebook rappresentanti delle istituzioni e mondo della scuola daranno vita dunque ad un momento di riflessione e approfondimento. Seguirà la lettura, in filodiffusione sul lungolago, dell’elenco completo delle vittime di tutte le mafie.
Vi prenderanno parte il sindaco Sandro Pasquali, il vicesindaco Paola Cipolloni, il dirigente dell’Istituto comprensivo Giuseppe Costanzo, il presidente della Commissione regionale antimafia Eugenio Rondini, e per l’Associazione Libera Umbria Alessandra Moreschini, oltre ai ragazzi del CCRR di Passignano.