Nei giorni scorsi l’associazione WildUmbria si è resa protagonista dell’eccezionale recupero di un esemplare di biancone, o aquila dei serpenti (Circaetus gallicus). Il maestoso rapace, noto per il suo comportamento alimentare estremamente selettivo, visto che si nutre quasi esclusivamente di serpenti e altri rettili, e per le sue lunghe rotte migratorie, è stato tratto in salvo il 31 marzo 2021 dai volontari dell’Associazione a Castel Rigone. Dalla descrizione dei segnalanti era stato ipotizzato che l’animale si trattasse di una poiana, un altro rapace ma di dimensioni ridotte rispetto al biancone e decisamente più abbondante e diffuso.
La sorpresa è stata tanta quando i soccorritori sono entrati in contatto con l’animale e hanno potuto osservarne la mole, rendendosi subito conto che non sarebbe mai entrato nel contenitore predisposto per il trasporto.
Le condizioni del biancone sono apparse subito critiche, a causa di una frattura all’ala che ne ha compromesso le capacità di volo e che l’avrebbe portato velocemente alla morte. Una volta stabilizzato presso il pronto soccorso dell’Ospedale Veterinario Universitario Didattico di Perugia, vista la gravità della situazione e l’importanza che riveste la specie, i veterinari di WildUmbria hanno ritenuto opportuno che l’intervento chirurgico richiesto fosse eseguito dai colleghi livornesi del Centro Recupero Uccelli Marini e Acquatici di Livorno, con esperienza decennale nella medicina dei rapaci.
L’animale è stato quindi trasportato in Toscana da WildUmbria, dove è stato operato con successo nella giornata di sabato. Il biancone ora dovrà affrontare un lungo percorso di riabilitazione che, se non ci saranno intoppi, lo riporterà a solcare i cieli dell’Umbria.
Dal 2017, contestualmente alla sensibilizzazione, WildUmbria si prodiga 24/24h, tutti i giorni dell’anno nel recupero, nella riabilitazione e nel successivo rilascio degli animali selvatici in difficoltà, avendo in gestione il Servizio di Recupero della Fauna Selvatica e il Centro di Recupero Animali Selvatici (CRAS) della Regione Umbria. Questo intervento, insieme ai numerosi altri recuperi che l’Associazione svolge tutto l’anno per portare in salvo la fauna ferita e in difficoltà, ci ricorda quanto sia ricca la biodiversità della nostra regione e quanto sia importante la sua tutela e la sua salvaguardia.”