La Bocciofila di Frattavecchia (goliardicamente chiamata “Accademia”) nel fine settimana ha organizzato un evento sportivo per celebrare la fine parziale del lockdown, con la ritrovata possibilità di riprendere gli sport di gruppo all’aperto, come appunto le bocce. Un evento senza pubblico e strettamente riservato ai soli tesserati, nel rispetto delle normative anti-covid.
Frattavecchia, una delle più piccole frazioni di Castiglione del Lago, è considerata da sempre la “patria” del gioco delle bocce nella sua variante “alla libera”, cioè praticato in terreni sconnessi ed irregolari che rendono il gioco più difficile e divertente.
Nel piccolo borgo è una passione che coinvolge tutti, giovani, anziani, uomini e donne, tramandata dalle generazioni precedenti.
La memoria storica del paese ne fa risalire le origini agli inizi del ‘900, quando Frattavecchia era molto popolata, come anche la vasta campagna circostante disseminata di case poderali abitate dai mezzadri. “E’ in questo contesto che il gioco delle bocce è nato ed ha preso piede, essenzialmente quale svago domenicale dai pesanti lavori agricoli”, come ricorda il presidente della associazione Ettore Mearini.
Fatte salve le disposizioni di legge, “l’Accademia“ organizzerà altre iniziative ludiche e sportive durante la prossima estate. “Ci auguriamo – dichiara il presidente – di poter ospitare molte persone anche per poterle avvicinare a questo bellissimo gioco”.
Per la cronaca la gara dello scorso fine settimana si è svolta con il sistema del girone a coppie ed è stata vinta dalla squadra capitanata dallo stesso Mearini con Fausto Donati.