Debutto di successo per il concerto “Voce e Arpa: dal medioevo al pop”

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Festa della Musica all’insegna dell’originalità e della sperimentazione lo scorso lunedì presso lo Spazio Kossuth di Città della Pieve dove si sono esibite la cantante Claudia Aliotta e l’arpista Rachele Spingola proponendo in anteprima assoluta il loro progetto “Voce e Arpa: dal medioevo al pop”. Le due artiste hanno celebrato il linguaggio musicale nella sua totalità presentando un programma che includeva brani provenienti sia dal repertorio colto che da quello popolare, celtico, jazz e pop. L’interessante percorso sonoro è stato aperto da Rachele Spingola con la danza rinascimentale “Branle d’Ecosse” con cui il pubblico è stato subito trasportato dai magici suoni dell’arpa in atmosfere di altri tempi che hanno continuato a risuonare nei brani vocali successivi: il virelai trecentesco di Guillaume de Machaut “ Douce dame jolie”, le suggestive “Wexford Carol” e “Coventry Carol” e la notissima “Scarabough Fair”.

Dopo questa prima parte dedicata alla musica colta e celtica, eseguita con grazia e delicatezza da entrambe le artiste, si è aperta una parentesi folk con la villanella napoletana “Maronna nun è ‘cchiù” e due brani di Olivia Sellerio, “Lu jornu ca cantavanu li mani” e “Malamuri”, tutti contrassegnati da un’interpretazione appassionata ed intensa della cantante che ha messo in campo una vocalità ricca di sfumature espressive, incentrata su un registro medio dai toni scuri, diversamente dai suoni cristallini ed eterei che avevano caratterizzato i brani precedenti. La grande versatilità dell’arpista Rachele Spingola, creatrice degli arrangiamenti di buona parte del programma, è emersa ancora una volta nella piccola parentesi jazz. Nell’affrontare un genere così diverso dai precedenti le due musiciste hanno regalato una versione quasi struggente della bellissima ballad “My Funny Valentine” cui ha fatto seguito l’accattivante swing di “Fly me to the Moon”. Ritmi e sapori latinoamericani hanno trovato la loro giusta dimensione e sono stati sapientemente caratterizzati con tre diversi brani estremamente coinvolgenti: “El Cuarto de Tula” dei Buena Vista Social Club, lo splendido “Libertango” di Piazzolla e la famosa “Gracias à la vida”.

Prima della parte finale del concerto, organizzato dallo Spazio Kossuth in collaborazione con l’Associazione Turistica Pievese – Pro Loco, Rachele Spingola ha regalato un prezioso momento di poesia con il bellissimo “Looking at a Rainbow through a Dirty Window” di Calum Stewart. Brillando per la grande capacità di affrontare repertori e generi stilisticamente e tecnicamente molto differenti fra loro, la Spingola è stata l’artefice, con il supporto della loop station abbinata alla sua arpa elettrica, di splendide rivisitazioni di “ The Curse” di Agnes Obel e di “Circles” di Ludovico Einaudi, brani dallo stile vocale moderno con i quali la cantante Claudia Aliotta ha dimostrato di essere in grado di gestire con disinvoltura vari modelli di vocalità, concludendo un viaggio, dalle molteplici dimensioni sonore, che ha messo in luce la trasformazione del linguaggio musicale nel corso dei secoli dal punto di vista melodico, armonico e timbrico. Il pubblico ha risposto con entusiasmo alla brillante perfomance delle due artiste che si è conclusa, in omaggio a Franco Battiato, con una sentita ed intensa interpretazione di “ E ti vengo a cercare”.