“Dalla riunione a Castiglione del Lago della rete Faro Italia, con la partecipazione della direttrice del Consiglio d’Europa – sede italiana di Venezia, si trarranno grandi benefici in termini di aumento degli scambi con il resto d’Italia e d’Europa”.
Ne è convinta Mariella Morbidelli, direttrice di Faro Trasimeno, che così commenta la prima riunione annuale della Rete Faro Italia ospitata nel mese di giugno a Castiglione del Lago, presso la Scuola di specializzazione Dea (Università degli studi di Perugia).
Durante la riunione, animata da Luisella Pavan-Woolfe, direttrice della Sede Italiana del Consiglio d’Europa, sono stati presentati il sito web e la pagina Facebook della Rete, le Giornate Europee del Patrimonio 2021, che quest’anno si svolgeranno il 25 e 26 settembre e avranno come tema l’importanza dell’inclusività, il progetto “Faro Film Festival”, la cui prima edizione si svolgerà a dicembre a Venezia, e la base dati delle comunità patrimoniali italiane.
Da parte sua Faro Trasimeno ha illustrato le attività future dell’associazione.
L’incontro ha incluso anche una passeggiata patrimoniale ad Isola Polvese, alla scoperta del valore storico e culturale del sito, esempio dell’inestricabile intreccio tra natura e cultura.
Hanno portato i saluti istituzionali Matteo Burico, sindaco di Castiglione del Lago, Simona Meloni, vicepresidente dell’assemblea legislativa umbra, Antonella Pinna, dirigente del settore Cultura della Regione Umbria, Cristina Papa dell’Università di Perugia.
La “Rete Faro Italia”, su ispirazione del “Faro Convention Network” operante a livello europeo, è una piattaforma composta da istituzioni e associazioni che collaborano insieme in linea con i principi e i criteri della Convenzione di Faro. La Rete lavora per identificare attività e buone pratiche comuni, conduce workshop e sostiene gli sforzi dei membri nell’affrontare le sfide legate al settore del patrimonio culturale.
“L’esperienza del confronto con i delegati di Faro Italia in materia di pluralismo e diversità culturale – dichiara Morbidelli – ha costituito e costituirà una risorsa importante per promuovere le politiche culturali relative alla Convenzione di Faro e alla nostra associazione Faro Trasimeno come fattori di crescita culturale, creativa e sviluppo socioeconomico nel nostro territorio. La cultura materiale e immateriale possono contribuire a promuovere la creazione di posti di lavoro e competitività sia all’interno del nostro territorio umbro che al di là dei suoi confini. Ciò è riconosciuto dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile la quale sottolinea che la cultura del patrimonio culturale e ambientale può svolgere per i nostri cittadini, eredi di questo patrimonio, un ruolo importante nel conseguimento di uno sviluppo inclusivo e sostenibile”.
Nei prossimi mesi Faro Trasimeno si dedicherà all’organizzazione delle Giornate europee del patrimonio, puntando a generare un nuovo spirito improntato al dialogo, all’ascolto reciproco e allo sviluppo di capacità congiunte nonché alla solidarietà tenendo conto delle sensibilità locali, in uno spirito improntato al partenariato. “La reciprocità, l’apprendimento reciproco e la co-creazione – conclude Morbidelli – dovrebbero essere il fondamento delle relazioni culturali del nostro territorio”.