Dura presa di posizione dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia di Castiglione del lago, Magione, Passignano, Tuoro, Città della Pieve e Panicale nei confronti dell’Unione dei Comuni del Trasimeno – ad oggi a maggioranza PD -sulla questione delle lungaggini sul taglio delle macrofite.
“Dall’inizio dell’estate denunciamo una situazione inaccettabile in molti punti del Trasimeno, con piante acquatiche che invadono pontili e spiagge creando problemi al turismo, alla pesca ed alla navigazione. Ed è un fatto, che solo dopo la nostra interrogazione i sindaci sono stati costretti a correre ai ripari con delle ordinanze per motivi sanitari in cui ordinano all’Unione dei comuni – ente preposto a tali lavori – di procedere entro trenta giorni al taglio. Una presa di coraggio da parte dei Sindaci coinvolti di cui non possiamo che rallegrarci, ma che ha tutte le sembianze di una pezza messa ai ritardi fin qui accumulati e che ha dell’incredibile, dato che i Sindaci firmatari sono tutti membri della Giunta dell’Unione: di fatto, con le ordinanze emesse, comandano a loro stessi di fare entro un mese i lavori che avrebbero dovuto fare prima dell’inizio dell’estate. Ad ennesima conferma che l’Unione dei comuni, così come è, è un Ente intermedio la cui utilità è tutta da dimostrare”.
“Ci chiediamo – continuano i Consiglieri di FDI– se invece di arrivare ad usare l’estrema ratio dei motivi sanitari – non fosse stato meglio organizzare per tempo le cose, visto che non si tratta certo di un’emergenza o di una situazione inattesa ed imprevista ma tipica del periodo estivo al Trasimeno, o se al contrario– una volta accortesi dell’impossibilità di far coincidere i tempi del normale iter burocratico con quelli della stagione turistica – non fosse stato possibile procedere per motivi sanitari a primavera, senza perdere tempo prezioso in un momento particolarmente complesso per tutti gli operatori economici.”
“Ancora una volta, l’unione dei comuni dimostra di essere in affanno ed in ritardo su ogni questione che gli compete, peccando di una totale assenza di programmazione a scapito di cittadini ed imprese.”