Chiedono chiarimenti riguardo l’attivazione dei PUC, l’utilizzo dei percettori di reddito di cittadinanza e i contenziosi giudiziari. A farlo con due interpellanze inviate Presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno è la Minoranza di Centrodestra del Trasimeno, con il Capogruppo Augusto Peltristo ed i Consiglieri Francesca Traica, Virginia Marchesini, Alessandro Moio, Emanuele Brancaleoni, Luca Marchegiani e Marco Menconi.
“Visto il decreto legge 4 del 2 gennaio 2019 che istituisce il reddito di cittadinanza – spiega il consigliere di minoranza Augusto Peltristo, – e considerato che il medesimo decreto introduce il concetto di Progetti di Utilità Collettiva, per cui chi riceve il reddito di cittadinanza deve obbligatoriamente partecipare alla realizzazione dei predetti progetti nel comune di residenza per un minimo di 8 ore settimanali, abbiamo chiesto al Presidente dell’Unione quanti siano coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza nel Comuni del Trasimeno, quanti e quali progetti di utilità sono stati attivati nei vari comuni e relazionare con scadenze periodiche sullo stato dell’arte dei progetti, sul numero preciso dei beneficiari di RdC e sulle persone realmente utilizzate per i vari progetti”. Inoltre il gruppo di Minoranza ha chiesto di essere aggiornato riguardo ai contenziosi giudiziari dell’Unione dal 2018- 2021, in particolare al loro numero, le motivazioni del contenzioso, verso quali soggetti sono stati intrapresi, le spese sostenute, i professionisti incaricati, il loro compenso e l’eventuale sviluppo delle cause”.
“Siamo rammaricati – concludono Tutti i Consiglieri – che la Maggioranza del Consiglio dell’Unione abbia respinto la nostra mozione che chiedeva di sottoporre gratuitamente e su base volontaria con tamponi antigenici rapidi il personale addetto alla ristorazione e all’accoglienza turistica. Lo screening con i tamponi rapidi sarebbe stato un gesto importante e di vicinanza da parte delle istituzioni verso un settore tra i più colpiti a causa della pandemia, inoltre visto anche la vocazione turistica della zona del Trasimeno sarebbe stato un bel biglietto da visita da esibire per eventuali turisti nazionali ed internazionali. Si è persa una grande occasione”.