“L’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve prende atto con stupore e dolore della notizia circa l’arresto del sacerdote parroco di San Feliciano (Pg), e assicura la più completa disponibilità alla collaborazione con l’autorità giudiziaria per il raggiungimento della verità dei fatti. Secondo le prime informazioni raccolte dall’Archidiocesi – che al momento non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da parte dell’autorità giudiziaria – è accusato di prostituzione minorile”.
Lo scrive in una nota l’Arcidiocesi di Perugia in merito all’arresto del sacerdote accusato di prostituzione minorile. “Al riguardo l’Archidiocesi ritiene di dover precisare – aggiunge la nota – che mai alcuna segnalazione è giunta all’autorità ecclesiastica relativa ai fatti oggetto dell’indagine. Rimane comunque prioritario l’impegno ad approfondire con diligenza i fatti, applicando le indicazioni dettate dalla normativa canonica e seguire le eventuali indicazioni offerte dalla Santa Sede”.
Il prete e una donna di Termini Imerese (Palermo) sono stati arrestati dai carabinieri in base ad un’ordinanza del gip di palermitano. Sono accusati di prostituzione minorile. Il prete si trova in carcere, la donna ai domiciliari. Secondo le indagini dei militari la donna avrebbe acconsentito, ricevendo denaro, che il figlio in chat avesse rapporti virtuali con il sacerdote. Il figlio della donna sarebbe una delle vittime. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Termini Imerese.
“L’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, – aggiunge il comunicato dell’Arcidiocesi – profondamente rattristato, esprime la propria vicinanza, umana e spirituale, alla comunità parrocchiale di San Feliciano e in particolare a tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda”.