Giuseppina Marcantoni, responsabile dell’area socio educativa (servizi sociali, servizi educativi e scuola) del Comune di Magione lascia il suo incarico per il raggiungimento dell’età pensionabile. Entrata in servizio come dipendente della Regione Umbria è passata al comune di Magione nel 2000 vivendo tutti i profondi cambiamenti a livello nazionale e al Trasimeno per la gestione dei servizi socio-assistenziali e scolastici. A sostituirla l’Assistente Sociale, Debora Tenerini che già opera nella medesima area del comune di Magione.
“Sono stati anni di profondi cambiamenti – ricorda Giuseppina Marcantoni –. Appena entrata in servizio, erano i primi anni Ottanta ed era entrata da poco in vigore la legge Basaglia che prevedeva la chiusura dei manicomi, l’allora responsabile dell’Usl del Trasimeno, Bruno Ceppitelli, mi propose di collaborare all’attivazione di un Centro diurno per disabili psichici, che prevedeva corsi di formazione professionale per i ragazzi che lo frequentavano. Il primo corso di formazione attivato fu in floricoltura protetta”.
Nel 2000 il passaggio al Comune di Magione tramite mobilità. “Appresi per caso – ricorda – questa informazione che mi permetteva una migliore organizzazione familiare. Allora l’ufficio ricomprendeva, oltre ai servizi sociali, ai servizi educativi e alla scuola, anche sport e cultura. Fu un periodo veramente difficile e destabilizzante: passare da un settore all’altro, da un argomento all’altro, dove per ognuno si richiedeva una particolare organizzazione, fu veramente difficile. Inoltre nel 2003 i Comuni del Trasimeno ripresero la gestione delle competenze in materia di servizi sociali, fino ad allora delegate alla USL. Fu istituito l’Ufficio del piano di zona e con i colleghi di tutti gli altri comuni si cominciò a lavorare sulla organizzazione dei servizi a livello di ambito, con parametri e modalità condivise ed omogenee. A capo dell’Ufficio di piano, in qualità di promotore sociale fu individuato il dottor Daniele Poletti. Successivamente, la riorganizzazione delle aree del Comune di Magione ha separato sport e cultura da quest’area”
Un percorso lavorativo che si chiude con un anno e mezzo di grande impegno per un ufficio che ha dovuto far fronte alla gestione di tutte le richieste di contributi e di cambiamenti organizzativi, legati all’emergenza Covid19.
“Si, un anno veramente difficile – conclude – anche perché per esempio per la concessione dei contributi del c.d. Bonus alimentare, non sono stati dati criteri specifici e dettagliati, lavorando in un clima di emergenza appunto. Abbiamo ritenuto comunque di individuare parametri che consentissero di fare arrivare gli aiuti laddove ci fosse effettivamente bisogno, condividendo lavoro, dubbi e perplessità con i colleghi della zona sociale, ma soprattutto con l’Amministrazione e l’assessore di competenza. Lo abbiamo fatto tutti con il massimo scrupolo ed il massimo impegno e ci auguriamo di essere intervenuti per migliorare situazioni di effettiva difficoltà”.