“Comprendiamo l’ulteriore impegno legato al Green pass ma dobbiamo tutti collaborare affinché si possa uscire definitivamente da questo stato di emergenza sanitaria.” Ad affermarlo gli assessori Silvia Burzigotti, assessore alle attività produttive, e Vanni Ruggeri, assessore alla cultura, del comune di Magione nel ricordare l’obbligo di certificazione verde nei casi stabiliti dall’ultimo decreto per il contenimento del Covid 19.
“Per quello che riguarda le attività produttive – fa sapere l’assessore Burzigotti – la certificazione è obbligatoria nei ristoranti e nei bar al chiuso. sale gioco, scommesse, bingo e casinò; sagre, fiere, convegni, congressi e concorsi pubblici. Non sarà invece necessaria per il servizio al bancone.” Per quello che riguarda i luoghi della cultura il green pass sarà necessario per partecipare a spettacoli aperti al pubblico ed eventi, musei e altri istituti e luoghi di cultura; centri culturali, sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi e le relative attività di ristorazione. L’esibizione della certificazione va accompagnata da documento di identità valido.
Anche per lo svolgimento di competizioni sportive e l’accesso a piscine, palestre e centri benessere al chiuso, compresi quelli all’interno delle attività ricettive, centri termali, parchi divertimento e tematici, sarà necessario il pass che viene rilasciato a persone con prima dose di vaccino passati 15 giorni dalla somministrazione o a conclusione del ciclo vaccinale e quindi dopo la seconda dose (validità nove mesi); persone con il certificato di guarigione dal Covid (valido 6 mesi); persone con esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.
Ancora privi di obbligo di green pass, ma con probabili decreti regolatori del Governo a breve: scuola e trasporti pubblici; chiese e oratori; bar e ristoranti all’aperto.
Sono esonerati dalla certificazione chi ha meno di 12 anni (per i quali non è ancora autorizzata la vaccinazione); coloro che sono esenti dal vaccino sulla base di idonea certificazione medica.
I controlli competono ai titolari o gestori dei servizi e delle attività per le quali serve il certificato che sono tenuti a verificare che l’accesso agli esercizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni. Il controllo avviene attraverso l’app “Verifica C19” del Ministero della Salute. Medesimi controlli saranno svolti anche dalle forze di polizia.
Le sanzioni per chi viola le regole o non effettua i controlli vanno da 400 a 1000 euro, sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l’esercizio può essere chiuso da 1 a 10 giorni.