“Premesso che non abbiamo nulla in contrario verso la street art che anzi andrebbe incentivata per coprire l’orrore dei muri grigi, ci chiediamo come è possibile che un’amministrazione autorizzi e per di più finanzi la riproduzione su di un intero muro di un capannone del simbolo dell’aviazione sovietica – quindi il simbolo di un regime totalitario – che in bella mostra, saluta l’arrivo di turisti e cittadini all’ingresso del paese. Se di errore o guasconata si tratta, si proceda immediatamente alla copertura di un simbolo che nulla ha a che vedere con la nostra storia e che inneggia ad un regime totalitario che ha rappresentato il terrore per il mondo libero per quasi un secolo. E’ l’ennesima decisione scellerata di questa amministrazione comunale – continuano i consiglieri – che avrebbe dovuto evitare la scelta di temi così fortemente orientati politicamente, per di più in una zona simbolica come la ex – Sai, che è un retaggio storico condiviso dall’intera comunità.”
Così i consiglieri comunali dell’opposizione di centrodestra, ALESSANDRO MOIO, ELEONORA BALLERINI, DANIELA BERTOCCI e LUIGI SESSA che hanno presentato un’interrogazione – che sarà discussa nel primo Consiglio comunale utile – in merito a quello che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale doveva essere un progetto di riqualificazione della zona della stazione, riguardando alcuni edifici delle FS ed altri della vicina zona ex SAI. Il progetto, come si legge nella specifica delibera di Giunta ( la 56 del 15-06-2021) autorizza l’associazione “spazio popolare la deriva” a disegnare nei muri perimetrali dell’ex sai graffiti e murales su temi condivisi con l’amministrazione comunale, eseguiti dai soci dell’associazione a fronte di un rimborso da parte del comune di 1500 euro.
Nello specifico, i Consiglieri firmatari dell’interrogazione consiliare chiedono di sapere:
– Come mai l’Amministrazione Comunale ha acconsentito alla realizzazione di opere grafiche fortemente orientate politicamente, per di più nella zona principale di accesso a Passignano;
– Se l’amministrazione Comunale ritiene opportuna e degna la presenza del simbolo dell’aviazione sovietica tra i graffiti realizzati o se piuttosto, non intenda rimuoverla
– Se l’associazione è in possesso delle autorizzazioni dei privati sulle cui mura sono state realizzate le opere.