150 anni di storia della famiglia Ceppitelli per raccontare una civiltà che non c’è più

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Oltre 150 anni di storia familiare che diventa racconto di un mondo ormai scomparso, la civiltà contadina magionese di due secoli fa, nella pubblicazione curata dal discendente Bruno Ceppitelli e dallo storico Giampietro Chiodini. La ricerca, che abbraccia un arco di tempo che va dal 1750 al 1971, verrà presentata domenica 29 agosto, ore 20.30, al Circolo di Soccorso, Magione nell’iniziativa “Mezzo secolo fa finiva la civiltà contadina. Due brevi storie familiari per non dimenticare quel mondo”.

Ne parlerà con gli autori il giornalista e scrittore Alvaro Fiorucci. A seguire intervento di Eric Orsini, poeta e animatore e momento conviviale con torcolo e vinsanto come ai tempi della trebbiatura. “L’idea di ricostruire l’albero genealogico degli ascendenti della mia famiglia – spiega Bruno Ceppitelli – nasce dalla curiosità di sapere se questa risiedesse da anni nel comune di Magione o fosse dovuta ad immigrazione. Le ricerche effettuate mi hanno permesso di risalire al mio quadrisavolo Giovanbattista Ceppitelli e alla scoperta, con ragionevole certezza, che, almeno dal 1740, i suoi genitori risiedessero ad appena un chilometro dalla mia recente abitazione.

La ricerca si è poi ampliata con le vicende dei soldati fatti prigionieri in Australia durante la Seconda guerra mondiale, come mio zio Settimio; ed arricchita di storie e drammi che hanno accompagnato, fino a quasi tutto il decennio del 1960, tante famiglie contadine come la mia che rappresentavano la maggioranza della popolazione di questo territorio”.