Al Festival di Musica Classica Sebastiano Brusco porta un Mozart “originale” con “accordatura autentica”

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Recenti studi scientifici hanno determinato che l’ascolto della musica di Mozart può provocare un miglioramento a breve termine nell’esecuzione di lavori e compiti mentali, il “ragionamento spazio-temporale”. Lunedì 30 alla XVII edizione del Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago, il pianista Sebastiano Brusco utilizzerà questa premessa per dimostrare come la musica di Mozart abbia un effetto accresciuto sul pubblico.
La tecnica esecutiva di Brusco è caratterizzata da uno studio approfondito, da autenticità e profonda espressività. E questo nasce da un bisogno interiore di comunicare la spiritualità della musica, piuttosto che spettacolarizzare superficialmente l’esecuzione. Nella musica per pianoforte di Mozart, Brusco ha trovato spazio per liberare la personalità dell’interprete, spesso ingabbiato in rigide e incontrastate pratiche accademiche di esecuzione. Tale rigidità ha trasformato le Sonate di Mozart, nell’opinione di un vasto pubblico, in brani minori e frivoli, più vicini al manierismo rococò che al Don Giovanni o al Requiem. Brusco, dopo uno studio approfondito, ha rivelato che impiegando un’accordatura diapason più bassa, invece di quella attualmente in uso, è in grado di esaltare le direzioni dei percorsi armonici che danno forma alle Sonate: ha scelto quindi di impiegare l’accordatura di 432 Hertz, che si pensa sia stata usata da Mozart e usata nel periodo storico in cui furono scritte le Sonate, piuttosto che gli odierni 440-442 Hz o superiori.

Del grande salisburghese Sebastiano Brusco eseguirà la “Sonata K. 284 in re maggiore” n. 6 (Allegro, Rondò alla Polacca Andante, Tema e 12 variazioni) e, nella seconda parte della serata, le “Drei Klavierstücke” (Tre pezzi per pianoforte) D 946 (Allegro assai, Allegretto, Allegro) di Franz Schubert.
Sebastiano Brusco sta registrando un CD di Mozart con le diciotto sonate per pianoforte. Brusco segue una “visione estetica” che conferisce alle Sonate particolare intensità e profondità emotiva, non puntando sull’aspetto spettacolare. Potremmo definire “postmoderna” la visione di Brusco, in quanto trascende la tendenza futuristica e antiromantica del secolo scorso, dopo averla assimilata. Le convenzionali interpretazioni spesso scaturiscono da un’estetica cristallizzata su uno standardizzato “mozartiano”, caratteristica del tardo barocco. Lo scopo di Mozart nelle Sonate, piuttosto che a evidenziare le abilità del pianista, era quello di affascinare il suo pubblico con il suo genio. La musica di Mozart non nasce dall’improvvisazione strumentale ma direttamente dalla sua mente. Brusco ha costruito la sua personalità di raffinato esecutore seguendo ed elaborando insegnamento delle scuole che utilizzano la “flessibilità interpretativa”: formatosi con le storiche scuole pianistiche italiane di Arturo Benedetti Michelangeli (direttamente dal suo discepolo Ennio Pastorino), Alfredo Casella (con la linea diretta di Lya de Barberiis) e Aldo Ciccolini.

Brusco sfrutta tutte le potenzialità del pianoforte moderno: i timbri, i colori e l’uso dei pedali, offrendo un Mozart originale senza tradire il suo spirito classico. La cura nel l’uso del pedale e la chiarezza “classica” sembrano nascere da un’esigenza di purezza, non da un “contesto scolastico”. La sua esecuzione su un pianoforte moderno raggiunge pienamente lo scopo di imitare le melodie orchestrali e vocali, che sono l’essenza della ricerca di Brusco.

“L’impresa discografica di Sebastiano Brusco suscita grande interesse di critica e pubblico allo stesso modo – ha spiegato il compositore Lorenzo Tozzi – perché per la prima volta tutte le diciotto Sonate di Mozart sono registrate con un pianoforte moderno accordato a 432 Hertz. Questa “messa a punto” è stata discussa per molti anni ed è supportata da un’ampia letteratura filosofica e scientifica sui potenziali benefici sulla mente”.

Sono state dedicate al pianoforte anche le serate di martedì 24 e giovedì 26 del Festival di Musica Classica, con due importanti esecutori che hanno incantato il pubblico castiglionese: Alberto Nones e Alessandro Bistarelli hanno proposto brani di Chopin, Mozart, Clementi, Martucci e Busoni.

“Chopin, tra Mazurke e Fantasie” è stato il titolo della serata di martedì, unico concerto estivo italiano del maestro trentino Alberto Nones. «Questa sera suonerò Mazurke e Fantasie – ha spiegato Nones prima di iniziare la sua applauditissima performance –. Delle Mazurke ho realizzato una incisione integrale nel 2016 ed una delle opere che preferisco di Chopin, un genere che ha accompagnato tutta la vita del compositore dalla gioventù fino all’estrema maturità: un genere che frequentava assiduamente e con amore infinito, amore che provo anch’io. Delle Fantasie mi sto occupando più di recente: ho appena finito di registrare un album alla “Fazioli Concert Hall”. Suonerò la “Fantasia” op. 49, brano magnifico e molto impegnativo del repertorio pianistico, la “Polacca-Fantasia” op. 61 e un amatissimo “Improvviso-Fantasia” con cui aprirò il concerto».

Ha scritto di lui Dino Villatico per Robinson di Repubblica: «Alberto Nones affronta un’impresa quasi irrealizzabile. Le Mazurke di Chopin sono il frutto più personale della sua ricerca, sono il suo diario intimo. La difficoltà sta nel rendere la libertà ritmica e armonica delle danze, senza trascurarne la costruzione formale, perfetta. Alberto Nones ci riesce a meraviglia. Il percorso è entusiasmante: entriamo nel laboratorio di Chopin». Quella di Castiglione del Lago è stata la sua unica data italiana di quest’estate. Il suo prossimo concerto sarà l’11 settembre in Polonia a Duszniki Zdrój, nella casa padronale, oggi sede di importanti festival, dove si esibì nel 1826 lo stesso Chopin.

Tutti i concerti del Festival di Musica Classica iniziano alle 21:15. L’ingresso è riservato ai possessori di “green pass” accompagnato da un documento d’identità. Info prevendita e prenotazione (molto consigliata) allo 075 951099 oppure al 338 8669714. La Sala del Teatro di Palazzo della Corgna, per ottemperare alle normative vigenti, avrà una capienza massima di 40 posti. Il biglietto costa 5 euro; abbonamento a 6 concerti 24 euro e abbonamento a tutti e 12 i concerti (quello di Villa Nazarena è gratuito) a 45 euro.