Si è concluso con l’attesa cerimonia di premiazione del concorso Vittoria Aganoor Pompilj il Festival delle Corrispondenze 2021. Visibilmente soddisfatti il Sindaco Giacomo Chiodini e l’assessore alla Cultura del Comune di Magione Vanni Ruggeri, che hanno ringraziato l’Ufficio Cultura del Comune, tutto lo staff e Luigina Miccio, in particolare, e sottolineato la longevità e allo stesso tempo la vitalità del Premio (XXIII edizione); il suo ormai essere momento atteso dalla comunità di scrittori e studiosi e il successo della seconda sezione, con ben 179 lettere provenienti da tutta Italia. Soddisfazione espressa anche per la decima edizione del Festival, sicuramente una delle edizioni più importanti sotto il profilo dei nomi e delle personalità coinvolte, per il livello del dibattito e degli approfondimenti scientifici e culturali, ma anche per la riconoscibilità che il festival ha acquisito. IL PREMIO AGANOOR
Un concorso, unico nel suo genere, che ha una duplice finalità. Da un lato quella di incoraggiare appassionati, scrittori, giovani e non, a cimentarsi con questa particolare forma di racconto, quello epistolare appunto; dall’altro quella di riconoscere e premiare il lavoro di case editrici e studiosi che, partendo dalla ricerca documentaria e attraverso rigorosi criteri filologici di trascrizione e di curatela, arrivino a scoprire e pubblicare edizioni di carteggi che spaziano dall’arte alla politica, dall’economia alla scienza.
Il Premio, come da tradizione, è dunque articolato in due sezioni. La prima, riservata ad opere in lingua italiana nelle quali vengono pubblicati carteggi, corrispondenze o epistolari di figure rappresentative, in ambito culturale, della società italiana. La seconda sezione è riservata a componimenti inediti in forma di lettera con la volontà di promuovere questa particolare forma di scrittura, oggi rivitalizzata anche dai nuovi codici e strumenti della comunicazione digitale.
Durante la cerimonia di premiazione, condotta da Stefania Quaglia, dell’ufficio Cultura del Comune e da Francesco Bolo Rossini, attore e sceneggiatore, sono intervenuti Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi, attori di fama nazionale del piccolo e grande schermo. I due ospiti hanno raccontato, del tutto a sorpresa, come la loro storia d’amore (sono una coppia nella vita) sia nata e poi si sia consolidata anche grazie ad una serie di lettere e messaggi scritti che i due si scambiavano. In particolare, Thomas scriveva a matita e inizialmente a Carlotta questa scelta non tornava, anche perché a furia di rileggere quelle lettere il tratto si consumava, diventando quasi illeggibile. E allora anche Carlotta, poi, ha iniziato ad usare la matita riflettendo sul fatto che il tratto d’amore non può essere che un tratto a matita, l’inchiostro è troppo pesante per l’amore, e invece l’amore è così, lo semini poi scompare e poi devi riseminare per coltivarlo davvero.
I VINCITORI
Prima sezione
Vince Il carteggio “MARCELLO GISONDI – con il libro “Norberto Bobbio-Piero Calamandrei. Un Ponte per la democrazia, lettere 1937-1956” Edizioni Storia e Letteratura.
Il carteggio tra Norberto Bobbio e Pietro Calamandrei porta alla luce un dibattito molto vivace nella stagione segnata dalla fine della guerra di liberazione e dal cambiamento epocale delle coordinate ideologiche e culturali della nazione. Tra Bobbio e Calamandrei si percepisce una consonanza di ideali nonostante la distanza generazionale. Le lettere che viaggiano tra Firenze e Torino non parlano solo del lavoro redazionale per la rivista «Il Ponte», bensì lasciano intravedere in controluce il lavoro condiviso con la speranza di una rinascita morale e politica della neonata Repubblica.
Seconda sezione
Il primo premio va a Marilina Giaquinta con la lettera “Che m’importa del mare se tu non mi ami”, con la seguente motivazione: una lettera apocrifa e possibile. L’amore, in uno dei più grandi scrittori italiani di sempre, un inventore di sogni e di logiche vertiginose e fantastiche come Italo Calvino, è materiale, corposo, reale. Il carteggio originale tra Calvino ed Elsa De' Giorgi è un caposaldo della letteratura epistolare, e allo stesso tempo è un buco nero. Intrufolarsi così, per l’autore di questa lettera, è stato un azzardo, ma un azzardo andato a buon fine.
Secondo premio per Giulia Cordelli, con la lettera La muta controvita. Terzo premio per Accursio Soldano, con la lettera Parliamo di Mishima.
Organizzato e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Magione insieme all’Associazione culturale pro Monte del Lago, con il sostegno del GAL Trasimeno-Orvietano e della Regione Umbria e la collaborazione di: Festival del Medioevo di Gubbio, Festival della Scienza e della Filosofia di Foligno, Istituto per la Storia dell’Umbria contemporanea, Green music Festival di Maurizio Mastrini e Associazione Unita, il Festival delle Corrispondenze si svolge, come da tradizione, nello splendido scenario naturale del borgo di Monte del Lago affacciato sul Trasimeno, con la Villa Aganoor, appartenuta alla celebre poetessa, quale location principale, insieme alle vie e alle piazze del paese.