Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2021 “Le passeggiate patrimoniali del Consiglio d’Europa”, organizzate dal Consiglio d’Europa (Ufficio di Venezia) in collaborazione con l’Unione Europea, l’associazione di promozione sociale “Faro Trasimeno”, insieme a numerose realtà locali, organizza per domani 25 settembre una serie di attività che vedono protagonista la chiesa di San Felice Papa, nei pressi della frazione di Sanfatucchio a pochi chilometri dal centro di Castiglione del Lago. Il titolo dell’evento è “Il patrimonio culturale immateriale tra società civile, ricerca e istituzioni” ed è patrocinato dal Comune di Castiglione del Lago.
Il titolo di questa edizione delle Giornate Europee del Patrimonio (GEP) è “Patrimonio culturale: tutti inclusi!”. La tematica di quest’anno vuole essere una riflessione sulla partecipazione al patrimonio culturale estesa a tutti i cittadini, comprendendo ogni fascia d’età, gruppi etnici, minoranze e persone diversamente abili presenti sul territorio. Per l’edizione 2021, la rappresentanza italiana del Consiglio d’Europa con sede a Venezia, coordinerà l’organizzazione di quasi 90 iniziative in 19 regioni italiane. Questo risultato è stato possibile grazie al consolidato partenariato con il Ministero della Cultura (MiC), la Federazione Italiana delle Associazioni e Club per UNESCO, WIGWAM Italia, gli Ecomusei regionali e una nuova collaborazione con l’Istituto Italiano dei Castelli che ha deciso di celebrare le Giornate Nazionali dei Castelli all’interno delle GEP.
A Sanfatucchio i lavori inizieranno alle 10 con i saluti istituzionali di Luisella Pavan-Woolfe (Direttrice del Consiglio d’Europa, ufficio di Venezia), del sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico, della responsabile di Faro Trasimeno Mariella Morbidelli e di Maria Grazia Virgilio, coordinatrice del progetto “San Felice, granaio della memoria e biblioteca della cultura popolare contadina”. Introdurrà i lavori Luciano Giacchè, coordinatore della comunità patrimoniale di Faro Trasimeno: interverranno Daniele Parbuono, Stefano Fabbroni, Paola Bertoncini, Mario Tosti e don Remo Serafini, moderati da Elena Teatini. Dalle 14 alle 18 “Visita al granaio della memoria” con “memorie sonore”, “canti e discanti” e laboratorio di fibre tessili.
Le “Passeggiate Patrimoniali” sono uno degli strumenti della “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società”, meglio nota come Convenzione di Faro, e figurano tra le iniziative organizzate in occasione delle GEP. Queste passeggiate sono speciali percorsi tematici che, superando la tradizionale modalità della visita guidata, consentono ai partecipanti di scoprire e/o riscoprire un territorio attraverso gli occhi e le voci di chi lo vive, i “testimoni”. Essendo realizzate direttamente da abitanti, associazioni ed istituzioni legate ad un certo luogo ne favoriscono una comprensione più profonda a beneficio della sua valorizzazione e trasmissione alle future generazioni.
Un gran numero di associazioni ha raccolto l’invito a partecipare formulato dalla direttrice Luisella Pavan-Woolfe, che interverrà a Sanfatucchio, proponendo in particolare delle passeggiate patrimoniali. A detta della Pavan-Woolfe: «Diversa dalla ben nota visita guidata, la passeggiata patrimoniale promuove l’interazione dei cittadini con il patrimonio culturale. Attraverso le esperienze degli abitanti si svelano le straordinarie ricchezze artistiche e naturalistiche dei nostri territori: dall’archeologia industriale all’architettura degli ultimi secoli, dalla laguna ai fiumi». Il coordinamento delle Passeggiate Patrimoniali fa parte di una serie mirata di iniziative messe in atto dall’Ufficio di Venezia per promuovere la conoscenza e la adesione alla Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro), ratificata dall’Italia nel settembre 2020.
La “Rete Faro Italia”, è una piattaforma composta da comunità patrimoniali, istituzioni e associazioni italiane che collaborano in linea con i principi e i valori della Convenzione di Faro, con lo scopo di implementarla sul territorio nazionale. La Rete lavora per identificare attività e buone pratiche comuni, conduce workshop e sostiene gli sforzi dei membri nell’affrontare le sfide legate alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale.