Capannoni industriali dismessi: a Magione la Cgil lancia la mappatura

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“Abbiamo scelto di svolgere questo importante appuntamento per la nostra organizzazione in un luogo fortemente simbolico, il capannone di una fabbrica dismessa, l’ex Rameria di Magione, perché volevamo rappresentare anche con la nostra presenza fisica le trasformazioni avvenute nel mondo del lavoro e delle produzioni sul nostro territorio e l’importanza del recupero e della riconversione dei siti industriali, evitando di continuare a cementificare e consumare suolo”. Questo è uno dei messaggi chiave emersi oggi, 25 ottobre 2021, dall’assemblea organizzativa della Cgil di Perugia, che si è svolta appunto a Magione, in una ex fabbrica, e alla quale hanno partecipato circa 100 delegate e delegati del sindacato, alla presenza del sindaco della città lacustre, Giacomo Chiodini, del segretario generale della Cgil di Terni, Claudio Cipolla, di quello dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, e della segretaria confederale della Cgil nazionale, Tania Scacchetti.

“Il nostro obiettivo prioritario, ancora di più dopo la drastica cesura rappresentata dal Covid, è quello di ricucire il territorio, con una presenza sempre più forte e capillare – ha spiegato Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia – e per questo motivo abbiamo lanciato oggi, dalla nostra assemblea, un’iniziativa di mappatura del territorio che ci vedrà impegnati con i nostri furgoni e camper del sindacato di strada, con l’obiettivo in particolare di censire i tanti siti industriali e produttivi dismessi e inutilizzati che sono dislocati nelle varie zone industriali e artigianali della nostra provincia. Questo percorso sarà anche occasione per portare in tutti i territori, anche laddove non è presente una sede sindacale, il nostro sistema della tutela, individuale e collettiva”.

“La Cgil sta svolgendo la sua conferenza d’organizzazione in un momento particolarmente difficile per il Paese – ha detto nelle sue conclusioni Tania Scacchetti, segretaria confederale della Cgil nazionale – Sono cresciute le disuguaglianze e le disparità sociali, troppo spesso il lavoro è stato messo ai margini delle scelte economiche. Ma adesso siamo di fronte ad una grande opportunità, che sono i fondi del Pnrr, che devono andare nella direzione di superare queste disparità e questi squilibri, anche territoriali. Il lavoro e i suoi diritti vanno messi al centro delle politiche del Paese. La nostra conferenza d’organizzazione è una grande occasione per riflettere su come cambiare noi stessi per cercare di cambiare il Paese”.

La Camera del Lavoro di Perugia conta 80.054 iscritti, con un incremento a fine 2020 rispetto al 2019 dell’1,96%. Un dato che fa segnare un’inversione di tendenza e un recupero rispetto al lieve calo registrato nel 2017 e 2018.