Odontoiatri in agitazione, ANDI: “A rischio le cure nel servizio sanitario pubblico”

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L’A.N.D.I. dell’Umbria, Associazione Nazionale Dentisti Italiani, ha accolto la protesta di un gruppo di odontoiatri che vedono non riconosciuti il lavoro prestato nell’ambito della struttura sanitaria umbra e la competenza conquistata sul campo in anni di attività. Questi professionisti hanno assicurato nel tempo la continuità delle cure odontoiatriche ed il livello qualitativo richiesto.

“Dall’oggi al domani, senza alcun preavviso – spiega l’A.N.D.I. – si sono visti esclusi da una graduatoria a chiamata di cui facevano parte e nella quale avevano maturato punteggio in base al servizio prestato. Tutto ciò perché si è deciso di applicare un accordo nazionale il quale prevede che per far parte di questa graduatoria da oggi è necessario il requisito di una specializzazione oltre alla laurea.

“Al di là del fatto – prosegue l’associazione dei dentisti – che la laurea in odontoiatria è di per sé già una laurea specialistica, bisogna tener conto che le specializzazioni in odontoiatria sono una realtà di recente diffusione e che di conseguenza gli specializzati sono una piccola minoranza. La struttura pubblica perciò continuerà ad avere bisogno di quei dentisti esclusi dalla graduatoria e continuerà a contattarli,ma sempre per ultimi e con bassa prospettiva futura di inquadramento”.

Gli specialisti in questione, che risultano di fatto ancora indispensabili, chiedono perciò di essere reintegrati nella graduatoria osservando il principio della non retroattività e di mantenere il punteggio maturato in anni di collaborazione.