Due film d’autore a Storie di Storia, l’arte della narrazione

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Lunedì 22 e martedì 23 due film dedicati ai giovani per la rassegna “Storie di Storia 2021” giunta alla sesta edizione. “Storie di Storia, l’arte della narrazione” non è solo un semplice evento culturale, ma si può definire un grande contenitore, risultato dell’incontro tra vari linguaggi, partendo da quello letterario per arrivare a quello cinematografico, in una kermesse che vede protagonisti scrittori, editori, autori e critici che si cimenteranno nell’arte della “narrazione” con il compito di coinvolgere e stimolare l’interesse dello spettatore che potrà partecipare attivamente. La rassegna è organizzata dal Comune di Castiglione del Lago e dalla Biblioteca Comunale, in collaborazione con la libreria “Libriparlanti Books & Coffee”, la cooperativa Lagodarte Impresa Sociale che gestisce il Temporary Cinema della Casa del Giovane e il percorso museale di Palazzo della Corgna e Rocca Medievale, con l’apporto di Trasimeno Community Network. I film presentati a “Storie di Storia” sono a ingresso gratuito, proiettati al Temporary Cinema della Casa del Giovane.

Lunedì 22 novembre alle 17:30 e alle 21:15 le proiezioni del film “Futura” di Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher (Documentario, Italia, 2021, durata 105’). L’Italia vista attraverso gli occhi di un gruppo di adolescenti. Un documento prezioso da cui partire, ricco di suggestioni che meritano di essere approfondite. All’inizio del 2020 tre registi hanno intrapreso un grande giro per l’Italia, domandando ai ragazzi e alle ragazze di tutta la penisola quale fosse la loro idea di futuro: Alice Rohrwacher, Francesco Munzi e Pietro Marcello hanno attraversato lo stivale fermandosi sia nelle grandi città (Milano, Genova, Roma, Napoli, Palermo) sia nelle campagne e nei piccoli centri, incontrando giovani che appartengono a scuole e atenei, corsi professionali, circoli sportivi, cori, manifestazioni di piazza, luoghi di lavoro. Le testimonianze raccolte formano l’affresco di un Paese che non presta abbastanza ascolto e attenzione ai ragazzi, e dedica loro ben poche risorse economiche e organizzative. L’intento sembra quello dei grandi reportage attraverso l’Italia realizzati da Sergio Zavoli, Pier Paolo Pasolini o Liliana Cavani, e “Futura” cita esplicitamente brani delle inchieste di Mario Soldati, Luigi Comencini e Gianfranco Mingozzi.

I ragazzi, per i tre registi, sono “divenenti”, vite al confine dell’età adulta sul punto di trasformarsi, come “creature sovrannaturali”. La loro percezione è che non ci sia futuro in Italia, dove non riescono a “lasciare un segno” e si sentono continuamente “giudicati”. «Qua la felicità non ce la vedo», concludono, immaginando di trasferirsi in un “El Dorado” straniero. Il sentimento dominante è la paura del domani, soprattutto in termini lavorativi: anche perché molti vorrebbero fare il calciatore o la performer, puntando a sogni poco realistici. Molti percepiscono che l’istruzione non è più una garanzia di stabilità economica e hanno già le idee molto chiare sul precariato e lo sfruttamento che probabilmente li aspetta. Ma si preoccupano anche dei loro genitori, che vedono «fare i salti mortali». A tanti manca la capacità di contestualizzare e attingere alla storia E tuttavia questi ragazzi spaventati sono capaci di grande saggezza: ad esempio uno descrive l’istruzione come un mezzo per «non avere paura dell’ignoto» e afferma che «i maestri fanno dell’errore il loro primo valore e della condivisione il secondo».
Analisi del film a cura del critico Simone Rossi. Alla proiezione delle 17:30 parteciperanno i ragazzi del “David Giovani” che approfondiranno, insieme agli insegnanti e al critico, il ruolo della sala cinematografica di Castiglione del Lago, il suo valore sociale, la sua centralità nella formazione scolastica.

Martedì 23 novembre alle 17:30 (ma i posti sono già esauriti per la presenza dei docenti delle scuole) e alle 21:15 le proiezioni del film “Il futuro siamo noi” di Gilles de Maistre (Documentario, Francia, 2019, durata 84’). Il documentario dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie. Un ritratto dei bambini che combattono per il loro futuro. Aissatou in Guinea non ha alcuna paura nell’opporsi alla tradizione dei matrimoni precoci mentre Heena in India e alcuni suoi coetanei in Bolivia si battono affinché i bambini non siano costretti a lavorare. Il giovanissimo Arthur riesce a raccogliere fondi per aiutare i senzatetto nella città in cui abita in Francia nutrendo il sogno di poter dare vita a una casa di accoglienza. C’è poi José Adolfo, che fa da elemento di raccordo, che ha creato in Perù una banca per bambini che possano così garantirsi il sostentamento. La telecamera segue i suoi protagonisti, tutti giovanissimi, nel loro quotidiano ma soprattutto nel loro impegno per costruire un domani migliore per i loro coetanei e non solo. Josè Adolfo diviene il perno della narrazione anche perché la sua banca per bambini (con tanto di carta di credito) si lega a un progetto di salvaguardia ambientale: i bambini raccolgono quantitativi di carta da riciclare e ricevono un compenso. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.
Dalle 16:30 parteciperanno tutti gli insegnanti, circa 90 docenti, della Direzione Didattica “Franco Rasetti” di Castiglione del Lago, che approfondiranno il ruolo del cinema nell’educazione scolastica. Per gli alunni delle classi quarte delle scuole primarie castiglionesi martedì 23 e mercoledì 24 due “matinée” sempre al Temporary Cinema della Casa del Giovane: lo scorso anno, in terza, avevano partecipato al progetto MIBACT “Immagina, impara”.