Torna a splendere l’altare barocco della Madonna del Soccorso

263

Tornano a splendere in tutta la loro meraviglia le decorazioni floreali in oro zecchino e le decorazioni ad imitazione di diverse tipologie di marmo dell’altare privilegiatum, realizzato in gesso, del Santuario della Madonna del Soccorso di Magione. Un restauro di particolare complessità perché precedenti interventi ne avevano notevolmente compromesso la pellicola pittorica provocandone il rigonfiamento e il distacco.
Al complesso lavoro di restauro, realizzato per iniziativa del Comitato per i 300 anni dalla costruzione della chiesa con il sostegno della Fondazione Cassa Risparmio di Perugia e il contributo dell’azienda Umbra Pompe, hanno lavorato, sotto la direzione della restauratrice Carla Mancini della società di restauro beni culturali Carma, i restauratori Paolo Proietti e Mariateresa Cirigliano con la parte progettuale curata da Federica Gagliardoni.

La giornata di presentazione della conclusione dei lavori, coordinata da Francesca la Rocca del Comitato promotore, ha visto la presenza di Marco Carbonari, Fondazione Cassa Risparmio di Perugia, che ha ricordato l’attenzione della Fondazione verso la conservazione del patrimonio artistico dell’Umbria. Giampiero Tiberi, Ceo Umbra Pompe, azienda che ha sede proprio nelle vicinanze del santuario, ha ribadito la volontà della società di continuare a dare il suo contributo a quelle iniziative che valorizzino l’impegno sociale e culturale del territorio magionese.
Il sindaco Giacomo Chiodini ha ricordato che nell’area del Santuario l’amministrazione comunale realizzerà presto un’area verde con un intervento che prevede il diverso orientamento dell’ingresso della chiesa. Una scalinata rivolta verso la nuova parte di Soccorso permetterà, attraverso un percorso pedonale, di riunificare le due parti della frazione.

Di bellezza dell’altare per il “godimento dello spirito” ha parlato Monsignor Marco Salvi, vescovo ausiliare Diocesi Perugia-Città della Pieve, unendosi ai complimenti per il lavoro fatto di don Idilio Pasquoni, parroco Parrocchia di San Valentino.
Bruno Ceppitelli, coordinatore del Comitato per il 300esimo anno dalla fondazione, ha ricordato il convegno, coordinato dall’archeologa Serena Trippetti, da cui è partita la volontà e l’iniziativa del gruppo di lavoro che ha portato alla possibilità di effettuare il restauro.
Ceppitelli ha poi ricordato il valore storico della struttura essendo l’edificio il primo nucleo dell’abitato di Soccorso e auspicato che il Santuario possa essere inserito nel percorso Mariano che dal Santuario di santa Margherita di Cortona arriva ad Assisi.

La cerimonia è stata allietata dalle esibizioni della Corale polifonica di Magione.
La chiesa venne edificata nella prima metà del 1700 su progetto degli architetti perugini Alessio Lorenzini e Svizzero Perugini in luogo di una precedente cappella votiva risalente a due secoli prima che già ospitava l’immagine della Madonna oggi al centro dell’altare.
Il restauro dell’immagine raffigurante la Madonna con il manto aperto che accoglie e protegge i fedeli, è il prossimo obiettivo del Comitato.