Ha spento le cento candeline lo scorso 27 dicembre il “maestro di Magione” Sauro Traica classe 1921 anche se, come accadeva spesso in quegli anni vista la difficoltà negli spostamenti, veniva registrato all’anagrafe il primo gennaio del 1922.
Un legame, quello con la scuola di Magione, che ha contrassegnato tutta la sua vita. Infatti, dopo aver trascorso la prima infanzia a Roma, durante la seconda guerra mondiale si trasferisce con la madre a Monte del lago paese d’origine dei genitori.
Neanche ventenne comincia la sua carriera di insegnante elementare avendo come primo incarico una docenza ad Isola Maggiore. Un incarico non facile per la difficoltà a raggiungere l’isola. Al 1966 risale l’incarico alla scuola di San Feliciano dove sui banchi, tra le piccole alunne della quarta elementare, si trova anche la sua bambina, Sonia, che ancora ricorda il suo grande imbarazzo nei confronti dei compagni, nel vedere il babbo in cattedra.
Nel 1968 il trasferimento a Magione capoluogo dove con alcune maestre del tempo, tra cui la “maestra Tonina”, e la dirigente scolastica Vera Salvi in Righi che lo scorso anno ha festeggiato anche lei i cento anni, costituiranno quel nucleo storico della scuola del capoluogo rimasto nel cuore di tanti ragazzi e ragazze e dove sauro insegnerà fino alla pensione.
Nel 1950 sposa Concetta Stefanelli e insieme hanno avuto due figli, Stefano e Sonia. E circondato dall’affetto dei figli, dei quattro nipoti: Catia, Luca Valentina e Michele e del piccolo pronipote Leonardo, ha festeggiato l’ambito traguardo.