“Amarezza per l’ennesimo prolungamento di vita imposto a uno degli impianti di smaltimento più sfruttati dalla comunità regionale: è grave che non si sia trovato nel tempo una valida alternativa all’incremento di spazi in una discarica che ha già accolto oltre due milioni di tonnellate di rifiuti dalla sua inaugurazione negli anni Novanta”. Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, e Cristian Betti, sindaco di Corciano, commentano con queste parole l’approvazione da parte della Regione Umbria di una delibera che, tra le altre cose, amplia le volumetrie delle discariche umbre.
Per il sindaco di Magione – comune in cui ha sede l’impianto di Borgogiglione – “con la decisione della Regione viene meno la speranza di veder chiuso il sito in tempi brevi. La richiesta della Giunta regionale – sottolinea Chiodini – venga accompagnata da assicurazioni sulla quantità contenuta delle nuove volumetrie e sull’indicazione di una data futura certa e definitiva di cessazione dell’impianto, possibile solo con la contestuale individuazione di un sistema alternativo di chiusura del ciclo dei rifiuti. Si trovino, in altre parole, le condizioni – conclude Chiodini – per ‘staccare la spina’ davvero alla discarica”.
Simile la posizione del sindaco di Corciano, comune che si accolla larga parte del traffico pesante in ingresso alla discarica. Per Betti “vanno mantenute nel tempo modalità equilibrate di utilizzo dell’impianto, in modo da evitare uno sfruttamento selvaggio delle nuove cubature che saranno realizzate, con il conseguente appesantimento del traffico veicolare. Si dovrà inoltre avere particolare cura nel monitoraggio ambientale della discarica nel corso del tempo, con l’obiettivo, come sta avvenendo in questi ultimi anni, di una gestione virtuosa e lungimirante del sito. Non consentiremo – conclude Betti – prevaricazioni o eccessi a danno del territorio”.