Don Piero Becherini al premier Draghi: “È giusto che la scuola non chiuda, ma non si dimentichino le paritarie”

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Don Piero Becherini, parroco di Pozzuolo Umbro, ha inviato in questi giorni una lettera- appello al premier Mario Draghi per chiedere maggiore attenzione per la scuola paritaria a. A Pozzuolo Umbro, collegata alla parrocchia, da decenni è attiva una scuola per l’infanzia intitolata a don Altomiro Marchettoni, punto di riferimento dell’intera comunità. Attualmente è gestita dalla Cooperativa Albero dei cuori: i bimbi sono curati, gli spazi dove vengono accolti sono ampi e c’è anche la cucina interni. È sempre aperta per i genitori che vogliono iscrivere i loro figli. L’unico sostegno pubblico viene da un contributo annuale del Comune di Castiglione del Lago.

“Le scrivo per la fiducia che lei ha risvegliato in tutti noi. Ho letto con attenzione e piacere le sue parole per la riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia – scrive don Becherini in particolare mi ha colpito la frase che ha concluso il suo discorso: la scuola deve essere l’ultima attività a chiudere, ma dopo tutte le altre. Ma noi non vogliamo chiudere nulla”.

“Sono parole stupende, e mi auguro che presto abbiano una realizzazione, in particolare per una sorta di scuole chiamate paritarie che sono costrette a chiudere – prosegue il parroco – non per la pandemia, ma per altri motivi: distrazione, incompetenza, o settarismo dei politici che da più di venti anni hanno dimenticato il significato di questo aggettivo e il dovere finanziario previsto dalla legge”.

“Mi chiedo se le parole da lei espresse comprendono anche le scuole paritarie – si afferma nella lettera-appello – Possiamo sperare che il non vogliamo chiudere nulla abbia valore anche per le scuole non statali?”
“Non chiedo risposte verbali, mi auguro solo che le sue parole convincano i nostri politci a fare la loro parte, dopo che il ministro Berlinguer ha fatto la sua con la Legge 62 già nel lontano 2000”.