Scuola, a Panicale parte la sperimentazione sul modello Reggio Emilia

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Il “Reggio children approach” entra nelle scuole della Valnestore. In particolare saranno la Scuola dell’infanzia e la Primaria di Panicale a sperimentare per la prima volta sul territorio il metodo “Reggio”, ideato dal pedagogista Loris Malaguzzi.
Nel “Reggio Children approach” il bambino occupa una posizione centrale e la didattica è volta a svilupparne le attitudini, attraverso percorsi basati su creatività, fantasia, intuito, curiosità, spontaneità e piacere. Perché secondo il fondatore “nulla può essere appreso senza piacere”.
Il Reggio Emilia Approach è una filosofia educativa fondata sull’immagine di un bambino con forti potenzialità di sviluppo e soggetto di diritti, che apprende attraverso i cento linguaggi appartenenti a tutti gli esseri umani e che cresce nella relazione con gli altri.
Il progetto educativo – diventato punto di riferimento nel mondo – si sviluppa e si rinnova quotidianamente nelle scuole e nei nidi d’infanzia di Reggio Emilia.

Il Reggio Emilia Approach si fonda sul lavoro collegiale e relazionale di tutto il personale; la presenza quotidiana di più educatori e insegnanti con i bambini; l’atelier e la figura dell’atelierista; la cucina interna come atelier del gusto; l’ambiente come educatore; la documentazione per rendere visibili i processi creativi di conoscenza; il coordinamento pedagogico e didattico; la partecipazione delle famiglie.
Un percorso che si costruisce nel tempo, che nasce dallo scambio e dal dialogo e che si definisce a seconda dei partner e dei progetti.
La sperimentazione che si vuole introdurre nei plessi di Panicale, secondo le anticipazioni del dirigente scolastico Simone Casucci, prevede già da questo anno scolastico una formazione consulenza dei docenti coinvolti nel progetto con gli operatori di Reggio Children (in presenza e a distanza) con possibilità di visita delle strutture di Reggio Children.
Dopodiché si passerà alla realizzazione del percorso educativo-didattico vero e proprio, improntato appunto all’esperienza Reggio Children con il coinvolgimento dell’intero territorio, delle amministrazioni locali, delle famiglie, dell’associazionismo, della comunità educante.