Riccardo Capecchi: flash-mob a Castiglione per aiutare il fotografo bloccato in Perù

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Il comitato “Verità su Riccardo” ha organizzato per sabato 26 marzo un “flash mob” in Piazza Gramsci, davanti a Palazzo della Corgna, con inizio alle ore 17. Il comitato ha pensato di vendere braccialetti in neoprene e magliette di cotone, entrambe con la scritta “Verità su Riccardo”: il ricavato delle offerte di braccialetti e magliette servirà a contribuire alle ingenti spese legali che la famiglia deve sopportare.
La vicenda va avanti da quasi 3 anni ed è incredibilmente sospesa in attesa di un eventuale rinvio a giudizio per un non ben precisato coinvolgimento di Riccardo Capecchi in un traffico internazionale di droga. «Vogliamo chiarezza e qualche certezza – ha dichiarato il presidente del comitato Paolo Brancaleoni – visto che sono quasi 3 anni che le autorità giudiziarie peruviane ci prendono in giro, senza una vera prova ma solo con vaghi indizi che non hanno supportato un vero capo d’imputazione. Ancora non sappiamo se verrà rinviato a giudizio o prosciolto: l’unico fatto è che fu noleggiata un’autovettura a suo nome, ritrovata fuori del suo albergo ma senza nessuna traccia di droga. Riccardo era in Perù ingaggiato per un servizio fotografico con un compenso interessante, partecipando ad un’esperienza professionale importante per il suo futuro. Riccardo voleva solo fare bene il suo mestiere».

L’idea di proporre un braccialetto e una maglietta servirà per sensibilizzare ancora una volta le coscienze, raccogliere fondi per contribuire alle spese legali e per spingere i rappresentanti politici e di governo a fare presto. Prevista la partecipazione dell’on. Walter Verini. «Invierò il braccialetto – prosegue Brancaleoni – insieme ad una lettera sulla storia di Riccardo al Presidente della Repubblica, al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, alla Viceministro Marina Sereni, a tutti i parlamentari umbri, a tutti i consiglieri regionali umbri, e a tutti i sindaci del Trasimeno. Al Premier Mario Draghi lo vorremmo consegnare personalmente incontrandolo a Città della Pieve durante un fine settimana». Il ricavato dell’iniziativa di sabato che partirà sabato e si concluderà al rientro a casa di Riccardo, sarà per l’80% destinato alle spese legali e il 20% dato alla Caritas per l’aiuto ai profughi ucraini che stanno arrivando in Italia. «Come presidente del comitato indosserò il braccialetto e lo toglierò solo il giorno che riabbraccerò Riccardo davanti al nostro Municipio, insieme a tutta la popolazione».