“Tra i danni indelebili della guerra, dopo la perdita di vite umane, vi è la distruzione del patrimonio artistico, mobile ed immobile, architettonico e monumentale. Dai nostri orizzonti sembravano lontani il vento di guerra e i suoi nefasti frutti, invece oggi siamo costretti a tornare a parlarne e viverne una proprio dentro ai confini del nostro continente. Non avremmo mai voluto leggere cronache del genere, non vorremmo più sentir pronunciare la parola “guerra”. Pensiamo che la storia e le sue carte costituiscano una potente memoria, la migliore medicina per prevenire e scongiurare il ripetersi di questi tragici eventi”.
Con questo spirito nasce l’idea della mostra “Un segno di Pace a Città della Pieve”, tramite la quale l’Amministrazione Comunale vuole ripercorrere le drammatiche giornate del Giugno 1944, quando la città fu al centro di cruente battaglie e visse numerose distruzioni che ne stravolsero l’assetto. Di recente sono stati rinvenuti nel deposito della Biblioteca Comunale scarti bibliografici con molti testi antichi risalenti dal XVI al XIX secolo gravemente danneggiati e che da un attento sguardo di studiosi e tecnici la causa risale a colpi di granate.
I libri in grande parte sono testi sacri provenienti dalla Biblioteca degli Scolopi di Palazzo Orca, guastata in modo importante durante la ritirata delle truppe tedesche in fuga.
Un patrimonio irreparabilmente danneggiato esposto insieme alle immagini di alcuni edifici andati distrutti su via Roma e via Vittorio Veneto come segno di solidarietà a tutte le popolazioni colpite nel mondo dalle guerre e per aprire una doverosa riflessione.
La mostra, curata dall’Assessore alla Cultura Luca Marchegiani, verrà inaugurata giovedì 14 aprile alle ore 18:00, sarà esposta nella Sala Rossa di Palazzo Corgna e visitabile tramite il Trekking Urbano tutti i giorni con partenze dall’Ufficio Turistico alle ore 10.00 – 11.30 – 15.30 -17.15.