L’Associazione culturale Isola del Libro Trasimeno, con il patrocinio del Comune di Passignano, della Provincia di Perugia e del Comune di Soriano nel Cimino, apre la stagione primaverile con la mostra personale di Giuseppe Rossi. Le sue opere sono concentrate sulla rappresentazione di tronchi centenari di castagni e olivi, da cui il nome del suo stile artistico, il Dendronaturalismo, fondato nel 2010.
La mostra riunisce oli e alcuni recenti acquarelli. Avvicinandosi alla pittura informale, il pittore disegna forme che traggono ispirazione dalla natura ma riescono a portarci nella dimensione profonda dell’io e della coscienza, dove nascono le emozioni. L’albero, con le sue stratificazioni, diventa monumento della vita e della storia.
“La storia della pianta è la storia dell’uomo, si incarnano vicendevolmente – spiega la curatrice Francesca Cencetti -. D’altronde l’artista ha vissuto la sua infanzia tra gli olivi secolari dei pendii sul Lago Trasimeno, testimoni muti di battaglie e di storia; la sua adolescenza tra le betulle della Caldara, i boschi di Manziana, i castagni di Soriano, da lui percepiti come mastodontici patriarchi, come monumenti naturali. Nei suoi oli Giuseppe rivela l’essenza dell’anima delle piante, quasi che esse stesse prendano le sembianze dell’uomo, ne assurgano gli aspetti introspettivi. Sembra che l’elemento vegetale scompaia ed emergano altre forme in un perfetto cromatismo materico: elementi che possono sembrare estranei all’umano prendono sembianze umane o faunistiche o vegetali”.
Le origini di Rossi infatti risiedono proprio a Passignano. Il padre Eugenio si trasferisce in altri luoghi a causa di forza maggiore. E’ a Manziana (RM) che Giuseppe inizia fin dagli anni settanta a muovere i suoi primi passi nella pittura, si sposta poi a Soriano nel Cimino nel viterbese, dove vive attualmente, ma il legame con le sue origini rimane forte, torna tutti gli anni sulle rive del lago Trasimeno; una storia che lo plasma a sua insaputa, forma un carattere che si ripercuote nella sua arte.
Questa mostra, voluta fortemente dall’autore, è dedicata al padre e alla sua famiglia.
Rossi ha studiato con noti pittori come Pedro Cano, Mario Coppola e Pietro del Greco. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerose mostre personali e partecipato a varie ed importanti collettive come la Biennale internazionale di Firenze e la Triennale di Roma, ottenendo anche riconoscimenti da parte della critica. È presente in tre edizioni del Catalogo d’Arte Moderna edito Mondadori.
La mostra verrà ospitata all’interno della Rocca dal 23 aprile all’8 maggio, apertura dal venerdì alla domenica e festivi dalle ore 10 alle 19.
L’inaugurazione, a cura della Professoressa Francesca Cencetti, avverrà sabato 23 aprile 2022, ore 17.00 alla presenza del sindaco Sandro Pasquali e della vicesindaca Paola Cipolloni.