Inaugurata al Museo della pesca la mostra “La rivoluzione della fantasia. Rodari, Munari e gli altri tra punti e linee”

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Inaugurata, in occasione del primo maggio, la mostra “La rivoluzione della fantasia. Rodari, Munari e gli altri tra punti e linee” al Museo della pesca di San Feliciano di Magione realizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Magione, Comunicareleditoria e Sistema Museo.
Alla giornata inaugurale hanno partecipato, con letture di Rodari inerenti il tema della pace, dei diritti dei lavoratori, della giustizia, alcuni alunni del Circolo didattico di Magione, plesso di San Feliciano e l’associazione culturale La Strada con esibizioni di danza e letture.

“Sono felice che questa mostra si inauguri oggi Primo maggio – ha dichiarato Luigina Miccio di Comunicareleditoria, ideatrice e coordinatrice della mostra -, una data fortemente simbolica che ben si lega alle due figure di creativi a cui questa mostra è dedicata. Ambedue hanno improntato il loro lavoro sulla costruzione di un mondo dove gli uomini potessero pensare liberamente. Un mondo di regole, certo, ma condivise e rispettose uno dell’altro.”
“Una mostra – ha aggiunto Vanni Ruggeri, assessore alla cultura del Comune di Magione – che sarà, da qui alla fine dell’anno, un laboratorio creativo in cui verranno sviluppate tematiche legate a Rodari e Munari grazie ai tanti partenariati che si sono costruiti, a conferma della poliedricità della tematica. La mostra è anche il primo tassello operativo del Patto locale per la lettura del Trasimeno da poco sottoscritto.”

Il percorso espositivo è strutturato in tre sezioni con una mostra permanente in cui una prima sezione, realizzata in collaborazione con le biblioteche comunali Augusta di Perugia, Gianni Rodari di Corciano, Vittoria Aganoor Pompilj di Magione e il Museo del gioco e del giocattolo, traccia i percorsi dei due creativi anche in relazione alla casa editrice Einaudi. Una seconda sezione narra il rapporto tra Gianni Rodari e Bruno Munari descritto dalla casa editrice Corraini con cui Munari lavorò oltre vent’anni.

A queste si aggiunge una sezione di mostre temporanee in cui si alterneranno allestimenti che approfondiranno singoli aspetti dello scrittore Gianni Rodari e dell’editoria per l’infanzia realizzati in collaborazione con: Accademia Drosselmeier, Comitato ricerche associazione pionieri (CRAP), Biblioteca comunale Luigi Fumi e Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto, Centro studi Casa delle arti e del gioco Mario Lodi, Einaudi Ragazzi, Edizioni Corsare, Libreria Libri Parlanti di Castiglione del lago.

In questo spazio trovano posto anche alcune opere ispirate alle macchine inutili di Munari realizzate da studenti del liceo artistico, indirizzo designer, Suor Orsola Benincasa di Napoli. Singoli eventi saranno organizzati in collaborazione con le scuole di Magione: Circolo didattico e Istituto omnicomprensivo Giuseppe Mazzini, la proloco di San Feliciano, l’Associazione La Strada, Circolo lettori ad alta voce (LaAV) di Magione, Associazione Rolando Ferri, oltre ad altre collaborazioni che potranno essere attivate per iniziative collaterali.
Alla giornata inaugurale hanno dato il loro contributo le proloco di San Feliciano e San Savino.