Lavori all’Arginone di Sant’Arcangelo, ora difeso con una staccionata

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L’Arginone è uno dei tre affacci sul lago Trasimeno più noti di Sant’Arcangelo ma è anche quello che, per la sua pace e perché non rappresenta un luogo di passaggio, si presta maggiormente ad essere vissuto con poco rispetto da parte di chi vi sosta.
“Da prima della pandemia – spiega la consigliera comunale di maggioranza Vanessa Stortini – avevo raccolto l’appello di alcuni miei compaesani di limitare l’accesso di auto e camper, particolarmente numerosi con l’arrivo della bella stagione, ad una parte dell’area. L’accesso incondizionato e la sosta prolungata favoriscono che vengano accesi fuochi anche in prossimità degli alberi e che la zona venga lasciata sporca e disseminata di rifiuti. Con i tecnici dell’area lavori pubblici del Comune è stata valutata la possibilità di installare una lunga staccionata per impedire l’accesso dei veicoli alla parte più vicina al lago, consentendo la sosta su una vasta area a monte che sarà destinata a parcheggio. I lavori proseguiranno con l’affissione di opportuna segnaletica e la chiusura dell’ultimo tratto di strada che costeggia la sponda.”

Per ottimizzare i tempi di realizzazione di questo lavoro, il Comune ha fornito tutto il materiale necessario e un gruppo di volontari ha prontamente raccolto l’invito a contribuire all’installazione della staccionata, opportunamente trattata con impregnante. Anche il neo eletto consiglio della Proloco paesana ha sposato la causa, offrendo il proprio contributo e partecipando all’iniziativa.

“L’auspicio – prosegue la consigliera – è che questa piccola opera, realizzata per contrastare l’incuria, serva a riqualificare un’area che offre uno dei più bei tramonti sul Trasimeno e che possa essere solo la prima di tante altre. Credo che al tempo stesso sia fondamentale coinvolgere i cittadini e le Associazioni nella realizzazione di piccoli progetti come questo, una cooperazione preziosa e necessaria, oggi più che mai. Sono iniziative che servono a fare squadra, a sentirsi parte attiva della comunità in cui viviamo e che rendono possibile la realizzazione di piccole opere quando le risorse della pubblica amministrazione, anche in termini di personale, sono limitate o sottodimensionate.”