Emergenza siccità: Trasimeno dimezzato rispetto all’anno scorso

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L’emergenza acqua diventa sempre più forte anche in Umbria. È quanto evidenzia l’Osservatorio Anbi (Associazione nazionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue): “Le scarse precipitazioni di maggio – si legge nell’ultimo report – trascinano livelli bassi nei corpi idrici della regione (gli invasi del lago Trasimeno e della diga Maroggia sono praticamente dimezzati rispetto agli anni scorsi) ma non solo: il fiume Tevere, nel suo tratto iniziale, registra il livello più basso (35 cm) dal 1996”.

Stando agli ultimi dati che emergono dal Centro funzionale della protezione civile dell’Umbria, il lago Trasimeno ha perso 1,11 metri alla stazione di rilevamento di San Savino e 1,21 in quella dell’isola Polvese per il perdurare della siccità e di temperature elevate che da settimane stanno interessando l’intera regione. Mentre per quanto riguarda il Tevere, al rilevamento idrometrico di Ponte Nuovo di Torgiano il livello si attesta al metro e 18 centimetri, quando invece il riferimento normale sarebbe compreso tra 5,70 e i 4,50 metri. Il Topino, nella stazione di rilevamento di Passaggio di Bettona, fa registrare un livello di 1,16 metri, quando invece dovrebbe raggiungere almeno i quattro. Il Paglia, che a Orvieto scalo si assesta su un livello di 1,07 metri, dovrebbe toccare almeno i 3,60.

Ancora più drammatico il discorso dei torrenti, molti dei quali sono praticamente asciutti. La diga di Arezzo di Spoleto che, attraverso il consorzio della bonificazione umbra, provvede alla irrigazione di circa 2200 utenze in 14 Comuni dell’Umbria e per un totale 3600 ettari di coltivazioni, è al 35% della propria capacità tanto da costringere il Consorzio della bonificazione ad operare una razionalizzazione della fornitura idrica per irrigazione per aree geografiche, orari e coltivazioni.