Passaggio di consegne alla presidenza dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, tra il sindaco di Panicale Giulio Cherubini e il nuovo presidente Matteo Burico, sindaco di Castiglione del Lago, votato ieri sera in Consiglio dell’Unione a Paciano. Nella sua relazione di chiusura mandato Cherubini ha ripercorso il lavoro fatto in questi anni che sono stati di crescita e impegno. “Due anni importanti per l’Unione dei Comuni – ha detto Cherubini, ma anche molto complessi.
Il percorso di strutturazione dell’Ente ha avuto un importante impulso, passando da due a sei funzioni associate gestite per gli otto comuni lacustri. Si è completato il percorso che oggi consente all’Unione di attuare direttamente i progetti (opere e servizi) della strategia europea ITI, e siamo in attesa della risposta alla nostra candidatura (condivisa con Regione Umbria) per le risorse europee nella strategia Aree Interne per il prossimo settennio, per cui abbiamo già comunicato le nostre linee essenziali: servizi soprattutto, con trasporti innovativi sostenibili, ma anche opere, sul solco di quanto realizzato in tutti i comuni con l’ITI, e misure di sviluppo d’impresa sostenibile da realizzare con una preliminare fase di confronto orizzontale con gli attori del Trasimeno.
La difficile sfida della pandemia ha visto l’Unione diventare un riferimento per tutto il comprensorio, con la collaborazione garantita alla sanità territoriale per i centri tamponi e vaccinazione. E sulla sanità, per la prima volta, il Trasimeno ha presentato un nuovo modello territoriale, unitario, che chiede però una risposta da parte della Regione che è arrivata solo in minima parte.
L’Unione ha strutturato i servizi digitali con la rete DigiPASS nei territori lacustri, ha sviluppato le politiche sociali con un aumento dei servizi che solo nell’ultimo anno è passato da 1,8 a 2,7 milioni di investimento (aggiudicandosi nel frattempo anche ulteriori 860.000 dal PNRR), e presentato i progetti a valere nel PNRR per la mobilità sostenibile (nell’area del Patto Vato) e quelli con la collaborazione fondamentale dell’Universita degli Studi di Perugia.
Tra questi anche quello sull’audizione idrica.
La crisi che in questi giorni è drammaticamente evidente in tutta Italia rappresenta la criticità più urgente: il livello dell’acqua, nei modelli di previsione, è destinato ad abbassarsi in modo drammatico e velocemente. Serve subito la legge speciale per il Trasimeno, e stiamo lavorando per aggiornare il testo che dovrà diventare una sfida prioritaria, con il Governo e la Regione chiamati a un intervento normativo e finanziario dedicato all’unico lago laminare dell’Europa meridionale, mentre sono pronte le azioni per il taglio delle alghe (con la deroga concessaci per intervenire ad inizio luglio anziché ad agosto come sarebbe previsto dalle regole).
L’altro progetto fondamentale da realizzare è il Wood 4 Green Umbria, dopo l’intesa a 32 comuni che ha individuato nell’Umbria occidentale il distretto per il ciclo virtuoso del legno, anche in correlazione con il ciclo green energetico legato all’idrogeno.
Per continuare a crescere – conclude Cherubini – e divenire definitivamente il riferimento della comunità del Trasimeno serve ora il definitivo salto di qualità istituzionale per l’impegno convinto e concreto di tutti i comuni e di tutte le amministrazioni, nessuna esclusa”.